Sarà sciopero per i 280 licenziamenti alla Cargo city di Malpensa

licenziamenti Cargo city Malpensa

MALPENSA – Riprende la stagione dei grandi scioperi alla Cargo city di Malpensa? E’ancora presto per dirlo. Ma nel frattempo per il 13 dicembre è già stato indetto il primo giorno di agitazione e il tentativo di conciliazione in prefettura, avvenuto oggi 3 dicembre, ha dato esito negativo. Che fine faranno i 280 lavoratori della Coros dopo l’estromissione della cooperativa dall’appalto in Mle-Bcube? Quanti di questi verranno riassunti dal subentrante e a quali condizioni? Sono domande a cui Cub Trasporti – sindacato di base maggiormente rappresentativo nell’area merci dell’aeroporto – non ha ricevuto risposte.

L’incontro in prefettura

«Dopo più di 20 giorni, Mle-Bcube in sede di Prefettura di Varese ha comunicato che non intende dare informazioni e trattare con la Cub trasporti», spiega il sindacalista Renzo Canavesi. «Si è rifiutata persino di dare informazioni su cosa intende fare dei 340 lavoratori Coros e dei 30 dell’appalto poste». Eppure ci sono norme (la clausola sociale) e accordi (il contratto di sito) che dovrebbero tutelare i lavoratori nei cambi di appalto, evitando il solito gioco al ribasso. Ma al momento la Cub viene tenuta all’oscuro di tutto: «Hanno persino negato che rappresentiamo la maggioranza dei lavoratori impegnati nell’attuale attività che intende assorbire».

Verso lo sciopero

Appare evidente, secondo Canavesi, che «un atteggiamento provocatorio di questo tipo, ha il solo scopo di provocare una reazione e sperare in un errore da parte nostra. Ricordiamo che già in passato si è cercato di estromettere la nostra organizzazione, che invece ad ogni cambio di appalto ha moltiplicato i consensi, costringendo le controparti ad assumere tutti ed a pagare tutte le loro spettanze». Senza ulteriori novità, il 13 potrebbero tornare a sventolare le bandiere fuori dalla Cargo city.

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