Lombardia zona rossa, Alfieri (PD) contro Fontana: «Si prenda le sue responsabilità»

MILANO – La zona rossa in Lombardia diventa un caso politico. La Lega è sulle barricate contro il governo, ma allo «schiaffo» evocato dal presidente di Regione Attilio Fontana replica in modo altrettanto fermo il senatore varesino del PD Alessandro Alfieri: «Non si è preso la responsabilità di misure più restrittive e adesso che lo fa il governo, si sveglia e dice di essere in possesso di dati incoraggianti». Alfieri rivela anche che, in base al Dpcm, le regioni possono «escludere parti del territorio dalle restrizioni», e lo invita provocatoriamente a «comportarsi da presidente e non da cameriere di Salvini».

L’attacco di Alfieri

Dopo le critiche al governo del presidente di Regione Lombardia, il senatore varesino Alessandro Alfieri è durissimo: «Fontana si comporti da presidente, non da cameriere di Salvini. Riepiloghiamo: in queste due settimane, nonostante le nostre ripetute richieste, Fontana ha perso tantissimo tempo a fronte di contagi e ricoveri in fortissima crescita. Non si è voluto prendere la responsabilità di misure più restrittive che potevano evitare il più drastico lockdown e ha rimpallato la scelta al governo. Il Governo, davanti a dati allarmanti forniti peraltro da Regione Lombardia, prende decisioni difficili per mettere in condizioni il sistema sanitario lombardo di reggere l’urto della pandemia. Adesso Fontana si sveglia e dice di essere stato estromesso e di essere in possesso di dati incoraggianti. Bene, li faccia conoscere anche a tutti i lombardi, visto che gli organi ufficiali di Regione continuano a dare dati in crescita nei ricoveri e nelle terapie intensive. Ne saremmo tutti felici. E soprattutto gli permetterebbero di esercitare i suoi poteri». A Fontana, Alfieri consiglia anche un «ripasso» del Dpcm: «Prevede che può sulla base di nuovi dati chiedere l’esclusione di parti del territorio regionale dalle misure più restrittive. Si prenda le sue responsabilità, si comporti da presidente di Regione Lombardia e non da cameriere di Salvini».

Lega sulle barricate

Riferimento non casuale, quello al leader della Lega. Perché proprio questa mattina, 5 novembre, Matteo Salvini ha sferrato un polemico attacco al governo sulla zona rossa: «Non ci rassegniamo a stare un mese così, a guardare le previsioni del tempo in tv – promette il segretario federale del Carroccio –  le chiusure a pezzettini non servono, ma rischiano di uccidere l’economia, in Lombardia sono coinvolti 3 milioni di lavoratori. Stiamo ragionando da ieri con sindaci, governatori, con Fontana».

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