GALLARATE – Giallo a inizio seduta questa sera 5 dicembre in consiglio comunale a Gallarate, convocato per la discussione del bilancio previsionale 2020. La prima chiamata dell’appello, alle 21.08, è andata a vuoto. Con le opposizioni regolarmente al loro posto, tra i banchi del centrodestra c’era seduto soltanto il dissidente Leonardo Martucci (Forza Italia) che, subito dopo, ha chiesto di passare dall’altre parte andandosi a sedere al fianco di Anna Zambon (Pd). I componenti della maggioranza (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega civica di centro) erano riuniti in sede separata e si sono presentati – alcuni con volti scuri o comunque tirati – soltanto alle 21.20, tre minuti prima della seconda chiamata.
Ma cosa è successo?
Con i leghisti sempre più compatti attorno al sindaco Andrea Cassani e i tre consiglieri di Forza Italia (Aldo Simeoni, Germano Dall’Igna e Calogero Ceraldi) regolarmente presenti in aula ben prima delle 21 dopo aver ribadito la propria fiducia alla giunta, l’iniziale diserzione pare sia da attribuire a Giuseppe Lorusso, indeciso fino all’ultimo se partecipare alla seduta odierna nonostante tre giorni fa avesse ufficializzato il suo passaggio all’interno del gruppo di maggioranza di Fratelli d’Italia. Si tratta naturalmente di indiscrezioni, perché ufficialmente nulla trapela di quanto avvenuto “dietro le quinte”. Alcune fonti sostengono che sia stata persino necessaria una telefonata da parte del segretario provinciale Andrea Pellicini per convincere il neoconsigliere di Fdi a non disertare l’aula proprio nella serata del bilancio. Politicamente sarebbe stato un disastro, forse irreparabile. La sua presenza, così come quella di qualsiasi altro componente della coalizione di governo, ormai è decisiva. Con 13 esponenti di maggioranza (compreso il sindaco) e 12 di opposizione, basta un raffreddore fuori stagione per fare tremare il centrodestra.
consiglio comunale gallarate lorusso – MALPENSA24