GALLARATE – Alla scadenza del primo mandato Cassani manca ormai soltanto un anno e mezzo. L’amministrazione comunale si vuole presentare al traguardo con tre opere concluse: la rinascita di Piazza Giovanni XXIII, la riqualificazione straordinaria dei parchi della città e la nascita del Polo culturale con il trasferimento della biblioteca all’interno del museo Maga di via De Magri.
Le opere pubbliche
Dice questo il bilancio previsionale del 2020 presentato ieri sera, 20 novembre, in Commissione dall’assessore Stefano Robiati. L’accensione di un mutuo renderà possibile aprire i tre cantieri, destinati a diventare tra i più significativi del quinquennio Cassani. La sistemazione di Piazza Giovanni XXIII (stimata in 500mila euro) viene vista non soltanto come un’operazione estetica, ma anche di sicurezza. Una piazza bella, infatti, viene considerata come un modo per far vivere l’area davanti alla stazione, scacciando via degrado e microcriminalità. La giunta Cassani crede molto anche nel nuovo Polo Culturale (un milione di euro), ideato come una soluzione per garantire un futuro al Maga, nonché a una Gallarate a misura da bambino con un maxi-stanziamento (1,2 milioni) per ammodernare una parte consistente dei 41 parchi della città.
Agevolazioni per la riapertura dei negozi
Sul versante dei tributi le novità principali del bilancio che verrà approvato in consiglio comunale il 5 dicembre sono le agevolazioni per le nuove attività che apriranno nei nuclei di antica formazione. In sintesi, ogni saracinesca che si rialzerà nel 2020 nei centri storici di Arnate, Cajello, Cedrate, Crenna e centro città godrà di una detassazione per tre anni pari al 50 per cento di Tari per gli imprenditori e di Imu per i locatori.
Il contributo all’asilo
Incalzato da Sebastiano Nicosia (CèV) e Margherita Silvestrini (Pd), l’assessore alla Cultura Massimo Palazzi ha voluto fare chiarezza sul “misterioso” azzeramento del finanziamento da 40mila euro all’asilo paritario di Sciaré. «Una falsificazione sensazionalistica», l’ha bollata Palazzi, spiegando che il contributo non compare in bilancio perché da settimane è stato aperto un tavolo con monsignor Riccardo Festa per capire come rimodulare il sostegno in base ai nuovi parametri normativi. Rassicurazioni sono arrivate anche dal sindaco Andrea Cassani («Siamo alla ricerca di una soluzione, non fateci passare come quelli contro la Fondazione Borgomanero») e dal presidente del consiglio comunale Donato Lozito («Con la commissione della scuola dell’infanzia troveremo una soluzione»).
