Tradito da un tatuaggio sotto lo zigomo l’aggressore della stazione di Gallarate

tatuaggio aggressore stazione gallarate

GALLARATE – Lo hanno tradito i tre puntini neri che aveva tatuati all’altezza degli zigomi, un elemento che ha contribuito alla sua identificazione certa. Così i carabinieri sono riusciti a risalire al marocchino – arrestato questa mattina 9 novembre all’alba – che lo scorso luglio aggredì un connazionale sotto i portici della stazione di Gallarate, tagliandolo con un coccio di vetro all’altezza del collo. Gli provocò una ferita lacero-contusa, giudicata guaribile con oltre 40 giorni di prognosi.

Sicurezza in stazione

I dettagli dell’arresto sono stati forniti in conferenza stampa dal comandante provinciale Claudio Cappello con il capitano della compagnia di Gallarate Matteo Russo. «Abbiamo dato una risposta attenta ed efficace alle richieste della cittadinanza che in quell’area della città evidenziavano una diminuzione della sicurezza percepita», hanno sottolineato i vertici dell’Arma, sottolineando che da mesi i pattugliamenti in stazione sono stati incrementati proprio perché considerata uno dei luoghi sensibili di Gallarate. «Svolgiamo servizi quotidiani, soprattutto in orario serale e nelle ore di maggiore affluenza dei pendolari».

Furti nei supermercati

Le indagini dei militari, avviate sin dal primo intervento sulla scena dell’aggressione, hanno permesso di ricostruire l’esatta dinamica dell’evento e di identificare con certezza l’autore del reato. Nel corso delle attività investigative – in cui i carabinieri hanno ascoltato tutti i testimoni oculari e hanno analizzato numerose telecamere di videosorveglianza della zona – è inoltre emerso che l’arrestato si era reso responsabile di svariati piccoli furti ai danni di diversi supermercati di Gallarate, Castellanza, Somma Lombardo e Samarate e di un furto di un telefono cellulare e di un portafoglio ai danni di un altro cittadino marocchino, avvenuto all’interno del bar situato di fronte alla stazione ferroviaria.

La seconda aggressione

Anche in relazione a quest’ultimo episodio era scaturita una lite tra i due connazionali, conclusasi con un’ulteriore aggressione da parte dell’arrestato che, sempre con un coccio di bottiglia, aveva provocato alla vittima – che voleva restituiti gli effetti personali illecitamente sottratti – una ferita da taglio sulla schiena giudicata guaribile con 22 giorni di prognosi. L’indagato è ora al carcere di Busto Arsizio a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’ipotesi di reato è lesioni aggravate e furto.

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