Raccolta differenziata: la provincia di Varese al top. E fa meglio di Milano

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VARESE – Quarta nella graduatoria regionale e perfino meglio di Milano; tra le prime venti in Italia e con un trend di raccolta differenziata che supera il 76% e che rispetto al 2017 segna sul 2018 quasi un punto percentuale in più (da 75,5% a 76,3%).

Quella di Varese si conferma una provincia virtuosa sotto il profilo della raccolta differenziata e della gestione dei rifiuti. A rinforzare ancor di più i gradi di provincia riciclona ci sono: 4 Comuni che hanno superata la soglia del 90% nella Rd (Ranco, Bardello, Mercallo e Vergiate) e altri 50 comuni si collocano tra il 90 e l’80% e sono quelli a Tariffa Puntuale (Caronno Pertusella, Malnate e Cassano Magnago) o con contenitore dotato di Tag Rfid (Castelseprio, Lonate Ceppino e Caronno Varesino), oltre a qualche comune delle Valli del Verbano e Vi comuni del nord est di Arcisate e Saltrio. Ad ogni modo in fondo alla graduatoria dei 139 Comuni c’è Duno che sfiora il 64% e quasi tutte le prime posizioni sono occupate dai realtà comunali appartenenti alla Convenzione di Sesto Calende.

Bene anche le grandi città, con Busto Arsizio in testa alla classifica (in rapporto al numero di abitanti)con il 70,6% di raccolta differenzia. «Qui si è sperimentata la tariffa puntuale nel rione Sant’Edoardo con ottimi risultati eclatanti che hanno fatto da traino su tutta la città». Segue Varese con il 68,5%, poi Gallarate con il 69,7% e Saronno con il 79,6%.

«Numeri importanti e molto soddisfacenti – ha commentato il consigliere provinciale delegato Simone Longhini – Abbiamo registrato anche nel 2018 un miglioramento importante che ci attesta tra le provincia più virtuose d’Italia oltre che della Lombardia. E con percentuali ben più alte rispetto alla  media nazionale sul tema della differenziata»

I numeri del Report della Provincia di Varese, elaborati dall’Osservatorio provinciale rifiuti sono stati resi noti in concomitanza alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti che prevede alcune iniziative anche sul nostro territorio. Oggi, 21 ottobre, alle ore 15 nell’aula magna dell’Università dell’Insubria si terrà un convegno su “Rifiuti, clima e sostenibilità: è tempo di agire”. Mentre sabato 23 novembre, al liceo artistico di Busto Arsizio si potrà visitare la mostra itinerante “Ri come” e verrà presentato e rilanciato il progetto “Famiglie sballate” che ha quale obiettivo quello di coinvolgere almeno 30 famiglie che intendono sperimentare una stile di vita più sostenibile.

«Per ottenere questi risultati serve un grande lavoro da parte di tutti – ha commentato il presidente Emanuele Antonelli – ed è per questo che voglio ringraziare i Comuni e i cittadini che si dimostrano attenti e rispettosi delle buone regole da seguire, ma anche i tecnici che lavorano».

La produzione totale dei rifiuti urbani è però in crescita: il quantitativo pro-capite nel 2018 si attesta sui 475Kg per abitante all’anno, in crescita del 2 per cento rispetto all’anno precedente. Dopo quattro anni di crescita rilevante, dal 2009 al 2012, e la stabilizzazione registrata nel 2013, dal 2014 la produzione rifiuti presenta un andamento altalenante, con segnali di ripresa del 2018 sul 2017. Sono otto i comuni che hanno prodotto meno di 50 kg ad abitante di rifiuto indifferenziato.

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