CASSANO MAGNAGO – Riaprono i parchi, tranne uno, quello più amato dai cassanesi, il parco della Magana. «Troppo alto il rischio di assembramenti» per il sindaco Nicola Poliseno, che ha annunciato la decisione dell’amministrazione comunale di tenere ancora sbarrati i cancelli del polmone verde sulla collina di Santa Maria del Cerro. Insufficienti le forze a disposizione del Comune per poter controllare efficacemente la fruizione del parco, che da oggi rimane dunque chiuso. Da Poliseno arriva anche un invito alla responsabilità dei cassanesi: «Oltre alla piena osservanza delle norme, usate il buonsenso».
Chiusa la Magana
Nella “Fase Due” di Cassano Magnago «l’accesso del pubblico ai parchi e ai giardini pubblici è consentito – ricorda il sindaco Nicola Poliseno – condizionato però al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, mentre non possono essere utilizzate le aree attrezzate per il gioco dei bambini». Una decisione sofferta, quella di rinunciare all’area verde più amata e frequentata dai cassanesi, ma il primo cittadino fa notare che alla Magana «il rischio assembramenti sarebbe troppo alto e, per effettuare i dovuti controlli per il rispetto delle regole, servirebbe un numero enorme di addetti e volontari che, in una fase critica come questa, abbiamo dovuto destinare ad altre zone».
Aperti gli altri parchi
«Saranno aperti gli altri parchi e giardini con il divieto di utilizzo delle aree attrezzate per il gioco dei bambini e con il divieto di assembramento – aggiunge Nicola Poliseno – anche nei parchi, rimane il vincolo del distanziamento sociale tra persone non conviventi. Quindi anche i bambini non possono giocare, stando a contatto tra loro, se appartenenti a nuclei famigliari diversi (anche se legati da parentela)». Per il resto, valgono le norme stabilite dal decreto del governo Conte sulla “Fase 2” e l’ordinanza del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, che impone di indossare la mascherina (o in alternativa un altro mezzo per la protezione delle vie respiratorie) anche nei luoghi all’aperto, come appunto i parchi».