di Sarah Zambon
CASTELLANZA – Con la riqualificazione del basamento e la ripulitura di tutta la struttura della fontana dei Caduti del Mare, il parchetto di piazza Castegnate ed il suo nuovo arredo urbano cominciano ad attirare l’attenzione e la curiosità di residenti e passanti: l’obiettivo dell’amministrazione castellanzese di rivitalizzare uno dei centri nevralgici del rione “in giò” – in attesa degli imponenti lavori del progetto Mill – sembrerebbe quindi centrato. Ma non tutte le attività che vi si affacciano si sono date il tempo necessario per poter apprezzare e sfruttare i risultati di quest’operazione di restyling, per la quale i frutti si vedranno soprattutto con l’arrivo della bella stagione.
Il turnover in piazza
Secondo i rumors raccolti sul posto, infatti, entro la fine del mese di febbraio chiuderà il pokè: il locale è già stato venduto e pare verrà sostituito da un’altra attività di ristorazione. Anche la storica osteria poco più avanti viene data per “partente”, dopo mesi di apertura a singhiozzo quasi esclusivamente nel fine settimana, ma ancora non si sa se e da che tipo di attività verrà rimpiazzata. Una porzione del contiguo negozio di tendaggi e tappezzerie, invece, è già stata acquisita dalla proprietà di uno dei due bar esistenti sul piazzale ed è oggetto di lavori di ristrutturazione che la faranno diventare una gelateria.
Cosa vorrebbero i castellanzesi in quest’area?
Nella mattinata del 19 febbraio, sono stati in tanti a fermarsi ad osservare le opere di sistemazione della fontana del Gagliardi dedicata ai Marinai, riportata al colore originario grazie ad una potente idropulitrice ed alcuni cittadini, complice la gradevole giornata di sole, hanno deciso di sostare sulle panchine e sui tavolini posati qualche giorno fa per una pausa durante il loro passaggio attraverso il giardino. Ne abbiano approfittato per chiedere loro un parere sui lavori in corso ed indagare su quale tipologia di negozi preferirebbero in piazza Castegnate.
Il “sondaggio”
A farla da padrone nel nostro piccolo sondaggio, sono stati farmacia e rivendita di ortofrutta ed alimentari: «Sono molto contenta che finalmente si stia mettendo mano a questo parco», ci racconta una signora che ha vissuto tutti i suoi 54 anni di vita in questa zona di Castellanza. «Penso che la fontana, ad esempio, sia rimasta abbandonata a se stessa per più di una decina d’anni e vederla rinascere è quasi commovente. Prima che venisse costruita l’università, questi giardini erano tristemente noti per essere una zona di spaccio di droga… Per fortuna, le cose sono molto cambiate adesso e queste novità sono un ulteriore passo avanti. Personalmente, avrei scelto delle panchine di stile meno “moderno”, ma i gusti sono gusti…» Per rispondere alla nostra domanda, la signora aggiunge che una nuova farmacia sarebbe l’ideale: «Per noi di Castegnate, significherebbe tanto averla a portata di mano». Un altro castellanzese, a spasso con il cane, si è concesso qualche minuto di riposo nell’angolo attrezzato con i nuovi tavolini: «Mi piace molto l’idea! Anzi, spero che mettano altri piani d’appoggio con la scacchiera, altrimenti bisognerà fare la coda per giocare. Penso che quest’estate il parchetto si riempirà di gente in cerca di un po’ di frescura. Spero mettano anche dei giochi per i bambini. Cosa vorrei che aprisse qui? Una gelateria sarebbe un’ottima idea, così come una panetteria-gastronomia». Dello stesso avviso anche un’altra signora che abita proprio in piazza: «Un negozio di alimentari o un fruttivendolo, e magari un giornalaio: se ci fossero, potrei evitare completamente di spostarmi dal quartiere! Spero che non aprano un altro bar: mi sembra ce ne siano già troppi». Un cittadino di Solbiate Olona, infine, in “trasferta” momentanea per attendere l’uscita del figlio dalla scuola guida che c’è in piazza, si è detto positivamente colpito dai nuovi arredi: «Stanno facendo proprio un bel lavoro! Hanno fatto bene a scegliere questi materiali (cemento, ndr) per le nuove panchine, perché sicuramente resisteranno molto di più all’umidità e all’usura di quelle in legno che vedo intorno alla fontana e che sono davvero conciate male…».