FAGNANO OLONA – Al Castello sparisce il quadro e riappare il “colonnello”. Con tutta Forza Italia. L’altra sera in consiglio, senza alzare la voce (anzi, a dire il vero, fino a ora la sua presenza sui palcoscenici politici ufficiali è stata piuttosto silenziosa), e con un intervento infiocchettato per bene da farlo sembrare un cadeau, Giacomo Navarra ha servito la soluzione alla mozione e imposto l’inversione a U alla maggioranza. Costringendo anche la Lega a votare a favore del documento di Siamo Fagnano sull’esposizione della pergamena celebrativa dell’Unità d’Italia. Un gesto che, tutto sommato, non incide sul futuro del paese, ma che potrebbe invece pesare nella ridefinizione degli equilibri di Più Fagnano in vista di un rimpasto che inizia ad avere le sembianze di Godot.
Il retroscena
Dove sia finita la pergamene celebrativa resta un mistero rispetto al quale nessuno ha in mano indizi. Ma sono in molti a sostenere che l’intervento di Navarra sia la prova provata che Forza Italia, unita come non è mai stata negli ultimi mesi, è tornata ad avere peso specifico all’interno della coalizione.
Chi si muove dietro le quinte, infatti, racconta a microfoni spenti, di una Lega pronta a bocciare la richiesta di Baroffio. Posizione coerente con il vuoto nella colonne delle firme sulle pergamena, dove (come testimonia la fotografia) manca l’adesione dei tre consiglieri del Carroccio presenti ai tempi del sindaco Roncari, tra i quali c’era anche Fausto Bossi. Ma a quanto pare la truppa leghista non ha fatto i conti con il “colonnello”, la cui firma c’è proprio sotto a quella dell’allora sindaco Roncari. Tanto che, vista la ferma intenzione di Navarra di voler vedere di nuovo esposta la pergamena in comune, a quel punto tutti i componenti di Più Fagnano (qualcuno masticando amaro), hanno dovuto fare buon viso a cattiva sorte e alzare la mano. In caso contrario si sarebbero contati e non è detto che il risultato sarebbe stato gradito.
Ci siamo e contiamo
«E’ stato il segnale che Forza Italia c’è, conta e vuole contare come merita», commenta qualche esponente azzurro tornando alla gustosa discussione riguardante la misteriosa scomparsa. Un’affermazione che riapre l’eterna questione sui pesi politici all’interno di Più Fagnano. Lista civica, ma dove a turno, e in differenti occasioni, i tre partiti che la compongono hanno squarciato il velo del civismo e rivendicato, nella sede ufficiale del consiglio, la loro anima politica. Ultimo in ordine cronologico Federico Fasolino, consigliere di Fratelli d’Italia, il quale ha votato in maniera differente rispetto alla sua maggioranza, dando un’accezione politica all’astensione (sua e dell’assessore Claudia Guaglianone) alla mozione sul clima presentata dai Cinque stelle.
La Lega e lo spettro del commissario
Lega di Fagnano commissariata: sì, forse. Anzi no. Si potrebbe anche in questo caso parlare di mistero, poiché sulle chat leghiste c’è traccia di un messaggio inviato dal segretario cittadino che annuncia l’arrivo del commissario in sezione (e quindi il suo addio). In realtà potrebbe non essere così.
Anche qui bisogna affidarsi degli indizi per trovare le risposte. Che parlano di alcuni militanti che hanno presentato richiesta di trasferimento, mandando la sezione sotto il numero minimo di iscritti per poter continuare ad avere un segretario. Già perché le regole del Carroccio dicono che ogni sezione con meno di 5 militanti deve essere commissariata. Ma prevedono anche che ciò può avvenire solo nel momento in cui i “militanti migranti” vengono accettati, con ratifica ufficiale, dalla nuova sezione. Cosa che, secondo i ben informati, non è ancora avvenuta. E che forse mai avverrà, poiché, non a Fagnano, si sta cercando di trovare una soluzione ai problemi interni alla Lega fagnanese, che si riverberano anche sull’amministrazione. E senza contare che prima di Natale dovrebbe avvenire la nascita del partito nazionale della Lega. Per questo ogni mossa fatta in questo momento potrebbe risultare azzardata o vanificata nel giro di qualche settimana.