A Gallarate la Gioeubia è in streaming. E il risotto arriva a casa col delivery

Falò Gioeubia Busto Gallarate

GALLARATE – Non sarà il Covid a fermare il tradizionale falò della Gioeubia a Gallarate, in programma per giovedì 28 gennaio al campo sportivo di Arnate. Le radici contadine, quest’anno, andranno a braccetto con la tecnologia. Infatti, a causa delle norme anti-contagio, non sarà possibile assistere di persona al noto rogo della strega, che dal 1984 esorcizza il malaugurio e scaccia l’inverno. Quindi, piuttosto che rinunciare, l’evento sarà visibile online sul canale Youtube della Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia e sulla pagina Facebook della Pro Loco Gallarate. E non è l’unica novità. Non mancherà infatti la consueta risottata con la luganega,  che per l’occasione verrà consegnata direttamente nelle case anziché preparata nel pentolone da record dai volontari. Mentre, per i più piccoli ci sarà modo di dare alle fiamme le paure e le negatività, anche da lontano. Proprio come vuole la tradizione.

Il risotto direttamente a casa

Se i gallaratesi non possono arrivare al risotto, allora il risotto arriverà ai gallaratesi. A lanciare l’idea sono stati gli amministratori della pagina Facebook “Sei di Gallarate se ®️”, in collaborazione con alcuni ristoranti del territorio, suddivisi in base alla zona. Per il centro e il quartiere Sciarè si farà riferimento al “Terminal”. Per Crenna, Moriggia e Ronchi sarà a disposizione “I Gelsi”. Il “Donegal”, invece, coprirà Cascinetta, Caiello e Cedrate. Chiudono “Osteria dei Mercanti” e “Degustibus” per Arnate e Madonna in Campagna. Saranno loro a cucinare il piatto tipico del giorno della Gioeubia, mentre gli admin del gruppo social consegneranno di persona le porzioni, tra le 19 e le 21 di giovedì 28. «Voi dovrete semplicemente effettuare l’ordine al ristorante che coprirà la vostra zona», scrivono in un post pubblicato sulla loro pagina. «Riceverete il vostro delizioso risotto, insieme ad un dolcetto». Il costo è di 10 euro, «di cui 1 euro verrà donato all’associazione gallaratese Officina025 Onlus, che si occupa di bambini in difficoltà». I pagamenti sono previsti solo in contanti, «con scontrino già emesso dal ristoratore e inserito nel sacchetto». E aggiungono: «Saremo naturalmente muniti di mascherine, vi preghiamo di fare altrettanto». Le prenotazioni sono cominciate ieri, 22 gennaio, e si chiuderanno il giorno dell’evento, alle 14. Concludono così: «Faremo una carrellata di tutte le vostre foto con i risotti fumanti».

Lo scatolone delle paure

E se di tradizioni si parla, non può mancare il tipico gesto dei più piccoli, che ogni anno danno letteralmente alle fiamme le loro paure scritte sui bigliettini. Ovviamente non sarà possibile gettarle direttamente nel falò. Ma c’è una soluzione anche per questo, come spiega il sindaco Andrea Cassani: «Fino al 28 gennaio, nelle scuole cittadine e a Palazzo Borghi ci sarà uno scatolone dove poter imbucare tutte le paure e le negatività del 2020, che verranno bruciate con la Gioeubia». E svela: «Io le ho già scritte e ho “imbucato” i miei pensieri, aspettiamo i vostri bigliettini».

La Gioeubia non è di Busto. «Gallarate è arrivata 40 anni prima»

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