La Gioeubia non è di Busto. «Gallarate è arrivata 40 anni prima»

GALLARATE – La Gioeubia di Busto è la più antica e radicata? Non è così secondo l’assessore alla Cultura di Gallarate, Massimo Palazzi (nella foto in alto con il sindaco Andrea Cassani), che stasera, 30 gennaio, ha riscritto la storia della tradizione popolare in provincia di Varese. Non sono i bustocchi, infatti, ad aver riportato in vita un rito collettivo dal sapore antichissimo. «Gallarate ha almeno 40 anni di vantaggio».

Falò Gioeubia Busto Gallarate

La tradizione di Gallarate

Spiegando ai bambini delle scuole la tradizione del falò che scaccia l’inverno e brucia il malaugurio, Palazzi – appassionato studioso di storia locale – ha tirato fuori dalla giacca una copia dei diari di Ercole Ferrario, risalente al 1860, che testimonia la presenza della Gioeubia a Gallarate già quasi due secoli fa, quando il rogo veniva acceso in quella che oggi è piazza Garibaldi. «I Bustocchi dicono che la tradizione della Gioeubia l’hanno portata avanti loro perché la celebrano sin dagli inizi del Novecento», ha detto Palazzi. «Questo documento ci dice che la tradizione della Gioeubia a Gallarate risaliva quantomeno alla metà dell’Ottocento. Abbiamo almeno quarant’anni di vantaggio su Busto».

Il rogo ad Arnate

Dopo aver fatto tappa lo scorso anno alla Azalee, per il 2020 è stato l’oratorio di Arnate a ospitare l’antico rito che ha richiamato almeno mille persone e in particolare tantissimi bambini. Coma da tradizione il rogo della Giubbiana è stato preceduto dall’immancabile risotto e luganega preparato nel pentolone da Guinness dei primati dai volontari della Pro Loco con l’aiuto del sindaco Andrea Cassani e della sua giunta.

Falò Gioeubia Busto Gallarate

Falò Gioeubia Busto Gallarate – MALPENSA24