Busto si ferma per la Giöbia: in piazza quasi 2000 porzioni di “risotu”

BUSTO ARSIZIO – In duemila in centro per la Giöbia, tra falò e risotto. La tradizione di fine gennaio continua ad essere un appuntamento imperdibile nell’agenda dei bustocchi. L’orgoglio del vicesindaco Manuela Maffioli: «Una risposta incredibile, a Busto le tradizioni sono molto sentite». E l’assessore ai grandi eventi Paola Magugliani: «La città risponde sempre alla grande». Come tradizione vuole, è stato il sindaco Emanuele Antonelli a dare il via alle fiamme, nel parcheggio di via Einaudi, di fronte a centinaia di persone, molte intente a filmare con i loro telefonini.

Fontana declina, Busto presente

Il governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana atteso alla vigilia, ha declinato l’invito, tra i mille impegni. Ma i bustocchi sono arrivati a centinaia, prima nel parcheggio di via Einaudi per assistere al suggestivo falò dei fantocci preparati dalle varie associazioni, poi in piazza San Giovanni, dove si sono messi in coda per una porzione di risotu cunt’a luganiga.

Tutti in coda

Due serpentoni lunghissimi, ai due lati del gazebo della cucina, predisposto dal distretto del commercio. Di porzioni alla fine ne sono state servite quasi 2000, con il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali improvvisati camerieri. I pentoloni del cuoco Gino Valenti e della Crespi Catering sono stati praticamente esauriti. Per cucinare il piatto tipico della Giöbia sono serviti 150 chili riso e 100 di salsiccia, più 10 di burro e 4 di formaggio. Sono state distribuiti anche 60 chili di chiacchiere del panificio Colombo. Ai numeri da record della festa in centro vanno poi aggiunti quelli fatti registrare dalle varie Giöbie dei quartieri e delle associazioni. Come ad esempio quella di Sacconago che ha goliardicamente messo al rogo l’assessore alla sicurezza Max Rogora per le troppe multe. Quella dell’ultimo giovedì di gennaio si conferma una tradizione che non tramonta mai.

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La Giöbia “padana”

Una delle protagoniste del falò è stata l’europarlamentare bustocca Isabella Tovaglieri, a cui la Lega Giovani di Busto ha dedicato il fantoccio. Gli stessi che due anni fa avevano mandato “al rogo” l’allora presidente della Camera Laura Boldrini: quasi un modo per esorcizzare quelle polemiche. «Un’onore e una responsabilità essere simbolo della tradizionale festa bustocca – ha dichiarato la deputata europea – per me è come un’onorificenza». La bandiera europea, per evitare ogni «fraintendimento», è stata rimossa prima del falò, con la precisazione che «la scelta di una Giöbia “comunitaria” vuole esprimere un tributo al successo della Lega alle ultime elezioni europee e il nostro auspicio di poter cambiare la UE attraverso l’impegno e il confronto politico all’interno delle istituzioni europee».

busto giöbia risotto piazza 2020 – MALPENSA24