A Gorla Minore tutti in classe. Migliarino liquida Ermoni: «La palestra non serve»

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GORLA MINORE – «Visto che stanno arrivando vari finanziamenti dalla Regione, dallo Stato e dall’Unione Europea, sarebbe il caso di investirne una parte dei fondi sulla scuola. Per esempio costruendo una nuova palestra, che potrebbe servire per avere più spazio per le aule dei bambini a settembre». Questa la proposta della lista Per Gorla più viva e della capogruppo Fabiana Ermoni. Ma dopo il sopralluogo alla scuola elementare e media, il vicesindaco Giuseppe Migliarino archivia l’idea prima ancora che possa diventare una proposta ufficiale. «Gli spazi ci sono e non dovremo nemmeno fare grandi interventi. Non c’è bisogno della palestra».

I bambini tornano in aula

E’ ufficiale quindi: a Gorla Minore i bambini torneranno a scuola in presenza. «Abbiamo analizzato le aule a disposizione e le linee guida del governo e per le scuole elementari sono solo quattro le classi troppo numerose», dichiara Migliarino. Ma l’amministrazione Landoni ha già pensato alla soluzione. Alcuni studenti andranno nell’aula a fianco la segreteria, perché basterà togliere le pareti mobili per avere lo spazio necessario. Gli altri faranno lezione nell‘aula 3.0.

Il pranzo in classe

Infine si sfrutterà anche l’attuale mensa. «Infatti, secondo le disposizioni centrali i bambini dovranno consumare il pranzo in classe», spiega il vicesindaco. «Quindi potremo ricavare due aule nel refettorio. Basterà solo inserire divisori isolanti».

Ingressi separati alle medie

Per le scuole medie invece le complessità si riducono. «Abbiamo molti spazi vuoti che possiamo sfruttare, come per esempio l’aula teatro. L’unico nodo è quello degli ingressi. Stiamo pensando di farli separati per mantenere il distanziamento», sottolinea Migliarino.

La palestra non serve

Migliarino liquida quindi la proposta dell’opposizione di Per Gorla più viva di costruire una nuova palestra. «Direi che siamo nelle condizioni per garantire le lezioni in presenza agli alunni rispettando tutte le norme e senza fare grossi investimenti. Serviranno solo piccoli interventi, come cambiare il riscaldamento e applicare dei divisori, che verranno finanziati da fondi europei», conclude.

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