A Palazzo Cicogna le mostre raddoppiano. Maffioli: «Big bang della bellezza a Busto»

BUSTO ARSIZIO – Le Civiche raccolte d’arte di Palazzo Marliani Cicogna raddoppiano l’offerta: da martedì 9 febbraio saranno due le mostre a disposizione dei cittadini che hanno voglia di ritornare ad apprezzare la bellezza e l’arte in presenza. Oltre alla mostra “Giuseppe Bossi e Raffaello – Opere dalle Collezioni civiche e private”, presentata settimana scorsa, l’offerta del museo bustocco si allarga con “La voce del corpo”, una raccolta di sculture di Paola Ravasio, programmata nell’ambito della rassegna “Uno spazio per l’arte”.

Un’ospite speciale

«Oggi è un po’ un big bang della bellezza a Palazzo Cicogna – l’annuncio della vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli – con l’entrata in vigore della zona gialla e la conseguente apertura, pur parziale, dei musei, possiamo rendere disponibili le nostre Civiche Raccolte e le due mostre allestite nei mesi scorsi tutte in una sola volta». All’inaugurazione, riservata ad artisti, prestatori e sponsor, era presente anche Giovanna Mori, conservatore responsabile Unità Castello e Museo Pietà Rondanini, che ha collaborato alla realizzazione della mostra milanese “Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco”, a cui l’esposizione bustocca è strettamente connessa. «È un momento di grande gioia – ha proseguito la vicesindaco – perché la cultura può tornare, seppur in minima parte, dal vivo e ci è mancata, ci sta mancando davvero molto, perché è nutrimento fondamentale per le menti e gli animi».

Bossi e Raffaello

La mostra “Giuseppe Bossi e Raffaello – Opere dalle Collezioni civiche e private”, curata da Silvio Mara, rappresenta il contributo bustocco all’evento diffuso “Raffaello. Custodi del mito in Lombardia” ed è strettamente legata alla mostra “Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco”: a Palazzo Cicogna sono esposti per la prima volta inediti bossiani provenienti da collezioni private e le opere del pittore bustocco custodite dalle Civiche Raccolte, oltre a oggetti a lui appartenuti e mai esposti prima d’ora. Le opere di proprietà privata in mostra sono tratte dalla collezione del bustocco Gian Carlo Carnaghi e da quella torinese degli eredi Bossi. Alcune sono state prestate da Il Bulino antiche stampe. La mostra sarà visitabile fino al 2 maggio ed è stata sponsorizzata da Autocentauro, Piergiorgio Piergentili Assicurazioni Generali, Studio A&A.

“La voce del corpo”

In mostra nelle sale opere scultoree dell’artista varesina Paola Ravasio, realizzate in gesso, resina, bronzo e una serie di lavori grafici. In piazza Vittorio Emanuele, dalle fine di ottobre è installata un’anteprima della mostra la scultura Ombre di Pietro Scampini, maestro della Ravasio, originario di Cardano al Campo. «Sculture potentissime fatte di materia bianca e vellutata come il gesso o tecnologicamente innovativa come la vetroresina, si impongono all’attenzione dell’osservatore esercitando una vera e propria attrazione magnetica – scrive Daniela Croci Silvuni – quella che anima le forme antropomorfe di Paola Ravasio è energia pura contrapposta alla ottusa geometria di una materia fredda, razionale, incapace di emozioni. Esseri umani ancora in forma embrionale che vogliono nascere alla libertà». Altre opere della scultrice sono esposte nel loggiato della casa editrice De Piante in via Zappellini, a pochi passi da Palazzo Cicogna. La mostra, sponsorizzata da Autocentauro, De Piante Editore e Comerio Ercole, resterà esposta fino al 12 marzo (o al 14 nel caso sarà consentito aprire le sale nel fine settimana).

I nuovi orari di apertura

«Trovo davvero poco felice la decisione che i musei debbano restare chiusi nel fine settimana, perché il tempo della cultura è concentrato prevalentemente in quel momento della settimana – ha concluso Maffioli – per questo, d’accordo col personale dei musei, che ringrazio per la disponibilità, abbiamo deciso, di venerdì, a partire dal 12 febbraio, di protrarre la chiusura di Palazzo Cicogna alle 19.30: un’ora e mezza oltre il nostro consueto orario, per consentire a chi lavora e a chi studia, di venire a vedere le mostre in un orario un po’ più comodo». Gli attuali orari “da zona gialla” di Palazzo Cicogna sono dunque: martedì, mercoledì e giovedì 14.30-18.00; venerdì 9.30-13.00 e 14.30-19.30.

In 300 per un posto da direttore dei musei di Busto. Che ora riaprono al pubblico

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