«A Varese da Bianchi troppe brutte figure»

Sono una varesina con solide radici mediterranee. Per metà queste affondano in Sicilia, e mi hanno regalato un profondo apprezzamento per alcuni modi di dire dialettali che solo grazie al grande Camilleri e alla saga di Montalbano sono approdati anche quassù, diventando patrimonio comune anche per tanti amici dal pedigree meno misto del mio.

Una di queste efficaci espressioni è “mala fiùra”, tranquillamente traducibile in italiano come “brutta figura”, ma nella mia testa evocativa di una dose supplementare di imbarazzo e di gelo che la rende più forte ed efficace. La mala fiùra espone l’incompetenza, cancella all’istante la credibilità di chi ci inciampa e mette una grave ipoteca sulla sua credibilità. Ultimamente l’espressione mi è venuta in mente spesso. Dopo la smentita sulla convenzione a 30€ per il parcheggio dei dipendenti dell’Ospedale Del Ponte, mala fiùra eclatante, c’è stata quella relativa alla collocazione dell’Archivio del Moderno al quinto piano della caserma, che secondo il candidato Bianchi da Morazzone sarebbe stata compatibile con il trasferimento in caserma Garibaldi di tutti gli uffici comunali.

Ora, la Caserma ha solo quattro piani, informazione non pervenuta agli artefici della brillante proposta. Una proposta che incidentalmente brucerebbe due milioni di euro già spesi e bloccherebbe per mesi o anni un cantiere in corso nel centro della città: dopo aver sorriso della mala fiùra, quindi, bisognerebbe anche riflettere sulla nonchalance con cui si parla di soldi pubblici. A volte, quando vedo il bicchiere mezzo vuoto, ho l’impressione che di queste male fiùre si accorgano solo quelli che il candidato in questione non lo voterebbero comunque mai.

A volte invece mi pare impossibile che un cittadino pensante, comunque orientato, possa credere in chi credibile non è, e anziché proporre programmi concreti produce continuo rumore. La credibilità è la relazione tra chi vuole essere credibile e colui che deve avere fiducia. La fiducia è l’aspettativa di regolarità e continuità di comportamento, di ruolo ed identità di chi agisce. La coerenza, la competenza, il mantenimento della promessa, sono le caratteristiche fondamentali del soggetto che vuole essere credibile.

Tra pochi giorni si vota. Chi è credibile ha chiesto fiducia una volta, ha costruito cinque anni di risultati concreti, e disegnato una mappa dettagliata per il futuro. Chi non lo è esercita quotidianamente l’immaginazione senza avere né idee né gli strumenti pratici di buona amministrazione, che richiedono competenza e che si affinano facendo. Varese ha bisogno di una nuova amministrazione credibile, e di una squadra capace e concreta, con piani pronti oggi e messi a terra  già domani. Non facciamo male fiùre, teniamoci chi sa amministrare e guardiamo avanti.

Isabella Failla, Lista Davide Galimberti Sindaco – Varese PratiCittà

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