CANEGRATE – Cinque violazioni alla legge sulla parità di accesso ai mezzi di informazione durante la campagna elettorale. È quanto contesta all’Amministrazione comunale di Canegrate l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), che ha rilevato la «non rispondenza a quanto previsto dall’articolo 9 della legge 22 febbraio 2000, n. 28» della comunicazione istituzionale svolta nelle scorse settimane sulla pagina social del Comune.
In particolare, sotto accusa dell’Agcom sono finiti 5 post diffusi sul profilo Facebook nei giorni precedenti le elezioni amministrative del 12 giugno: si tratta dei post relativi alle iniziative “Diamo voce al silenzio” (contro le mafie), “Musica e motori” (evento del 21 e 22 maggio), “Un percorso nel buio? Yoga sulla sedia?” per la Giornata del volontariato alla scuola primaria “Aldo Moro”, e ancora quelli sul centro estivo per l’infanzia e il relativo manifesto promozionale “Fate largo ai sognatori”.
Prime manovre del centrodestra all’opposizione
Appena insediata, la nuova giunta guidata dal sindaco Matteo Modica (nella foto in alto) deve fare i conti anche con l’opposizione in Consiglio comunale del centrodestra. «Vogliamo fare una opposizione costruttiva – annuncia oggi, sabato 25 giugno, a Malpensa24 il capogruppo della minoranza, Matteo Matteucci – come abbiamo sempre fatto, aperta al dialogo ma senza tralasciare il doveroso lavoro di controllo e vigilanza. Ci aspettiamo che la maggioranza non ci consideri nemici, ma avversari con cui aprire discorsi di confronto».
Nell’analizzare il quadro politico uscito dal voto, Matteucci guarda al bicchiere mezzo pieno. «Indipendentemente dal risultato elettorale, l’aspetto positivo è che l’opposizione è tornata unica, con un centrodestra unito. Lavoreremo in prospettiva per costruire un progetto serio da presentare alle prossime elezioni anziché partire due mesi prima, facendo tutto in fretta e furia».
Matteucci: «Colombo sindaco ombra»
Il capogruppo di Canegrate nel Cuore muove quindi i primi attacchi alla giunta Modica, a cominciare dalla sua composizione. «Per due terzi è composta da assessori uscenti, che hanno mantenuto le stesse deleghe. La continuità non è solo nelle persone ma nei fatti, nel senso che ascoltando le linee programmatiche del sindaco la domanda sorta a tutti è: perché ritroviamo cose del passato non fatte, a partire dall’abbattimento delle barriere architettoniche? Urge un cambio di passo. Fin qui abbiamo assistito a tante parole e a cose che potevano essere fatte prima, ma non lo sono state».
Quanto alla circostanza secondo cui a tirare le fila della giunta sarebbe se non di nome, di fatto, ancora l’ex sindaco Colombo, Matteucci non ha dubbi: «Il deus ex machina è lui, ne siamo convinti».
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