Air Italy, falliti gli obiettivi dell’accordo di tre anni fa: è urgente un confronto

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MALPENSA – La situazione di Air Italy desta preoccupazione all’USB – Unione Sindacale di Base che chiede d’urgenza un incontro con il ministro dello Sviluppo Economico Luigi di Maio e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. Riceviamo e pubblichiamo la lettera.

La scrivente organizzazione sindacale rinnova l’invito più volte espresso di affrontare il tema in oggetto anche in considerazione dell’imminente scadenza del diritto di prelazione delle centinaia di lavoratori espulsi grazie all’accordo quadro del 26 giugno 2016 sottoscritto in sede governativa.
A tre anni dalla stipula delle intese sopra richiamate, il bilancio di questa operazione è impietoso:

  • dopo aver atteso 18 mesi la formalizzazione dell’ingresso di Qatar Airways, le dimensioni della compagnia sono state ulteriormente ridotte (-21% di passeggeri trasportati nel 2018 dati Enac).
  • Non è stato ancora presentato un piano industriale che preveda un rilancio credibile, dopo che sono stati ampiamente disattesi gli annunci precedenti, come dimostrato dalla gestione a dir poco malaccorta della continuità territoriale sull’aeroporto di Olbia, aeroporto di proprietà dello stesso Gruppo Alisarda.
  • nel frattempo, non c’è stato alcun recupero del personale espulso fatti salvi coloro che sono stati reintegrati dalle sentenze sui ricorsi. A tale proposito, vogliamo sottolineare come gli esiti dei ricorsi, approdati in appello presso la Corte di Milano, stiano smantellando il principio del dualismo aziendale sui cui era basata l’intesa in oggetto e i relativi licenziamenti.

Alla luce del fallimento degli obiettivi del suddetto accordo, che USB aveva fortemente criticato fin dall’inizio, riteniamo non si possa più rinviare l’apertura del confronto riguardante la seconda compagnia aerea italiana e le prospettive industriali, occupazionali e sociali, partendo proprio dal segnale di attenzione verso il personale espulso. Tale confronto non può essere slegato dal contesto di riforma del trasporto aereo che da tempo la nostra organizzazione sindacale sollecita al Governo, il quale tocca anche il tema di applicazione di norme e contratti validi per tutti gli operatori del settore. Nel rinnovare l’invito al Governo di farsi promotore dell’apertura di una nuova fase di relazioni per quanto riguarda Air Italy, rimaniamo in attesa di un vostro sollecito riscontro.

 

         p/USB LAVORO PRIVATO

                                                                    Francesco Staccioli

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