Busto, l’attacco dei sindacati a Rogora: «Assessore distratto o poco informato»

busto polizia locale

BUSTO ARSIZIO – Dopo l’intervento dell’assessore alla Sicurezza Massimo Rogora in difesa del collega Alessandro Chiesa e dell’ufficio di polizia locale le Rsu dei dipendenti di Palazzo Gilardoni e tutte le organizzazioni sindacali coinvolte replicano in modo secco. «Probabilmente l’assessore è distratto o poco informato o forse, dati i suoi molteplici impegni lavorativi, non ha tempo per seguire a fondo le vicende sindacali della Polizia Locale di Busto Arsizio», si legge in una nota ufficiale.

Questa è la volontà dei lavoratori

I sindacati hanno sottolineato il “modus operandi” della parte pubblica «in merito alla scelta unilaterale di versare le quote della previdenza integrativa riservate alla polizia locale, sul fondo Perseo/Sirio invece che sul “fondo Allianz” già esistente così come volontà dei lavoratori – continua il comunicato – La parte pubblica ha sempre detto, a domanda specifica, di non sapere né come né dove venissero versate. Questo fino al 16 maggio 2019». E ancora: «Pochi giorni dopo, siamo venuti a conoscenza che dette quote erano già state versate con determina di dicembre 2018 relativa al versamento dell’anno 2017 al fondo Perseo/Sirio in maniera unilaterale e senza dar la facoltà di scegliere – proseguono i rappresentanti sindacali – per di più a contratto non ancora firmato. Infatti il nuovo contratto nazionale del lavoro del Pubblico Impiego è stato siglato il 21.5.2018. Se fosse capitata una situazione simile all’assessore, come avrebbe reagito?». Le organizzazioni sindacali aggiungono: «Per onestà intellettuale, informiamo il signor Rogora che la scelta di rendere pubblica la vicenda è nata dopo l’assemblea della Polizia Locale svoltasi lo scorso 3 giugno – continua la nota – Noi, a differenza di altri, interpelliamo i lavoratori chiedendo il loro consenso. L’assessore Rogora afferma poi che “non è un obbligo il versamento delle quote sul fondo integrativo”. Speriamo di aver interpretato male le sue parole! Ricordiamo infatti che è un diritto. Se Rogora vuole togliere diritti “ai suoi uomini”, come ama  definire gli appartenenti alla Polizia Locale lo dica chiaramente. Certo è che non passerà inosservato visto le numerose battaglie sindacali fatte fin dall’anno 2008, per ottenere questo diritto. Ma su questo saranno poi i lavoratori a decidere il da farsi, noi possiamo solo dare il nostro sostegno.

No ai doppi turni che diventano la regola

Quindi l’affondo finale: «Ricordiamo ancora a Rogora che “i suoi uomini”, così come il personale dei Servizi Ausiliari, da 3 mesi aspettano di percepire l’indennità di turnazione. Si è mai interessato di questo particolare?
E ancora… mentre l’assessore ringrazia coloro che sono disponibili allo straordinario, noi pur   consapevoli che nessuno si è mai tirato indietro a fare straordinari quando occorre, siamo contrari a che questa modalità di coprire i servizi diventi una regola. Crediamo che a questo punto ci sia qualcosa che non funziona, soprattutto quando al personale si chiede di lavorare 10/12 ore al giorno cioè il doppio turno». La nota si chiude con una serie di interrogativi a Rogora: «Ci spiegasse poi l’assessore, in che condizioni psicofisiche può un agente di Polizia Locale rimanere in servizio per così tante ore? Che sicurezza può dare? Infine rammentiamo a chi ha memoria corta che il problema della carenza di personale a Busto Arsizio è eredità delle amministrazioni degli anni 90».

busto sindacati contro rogora – MALPENSA24