Dopo il crollo di Albizzate, via alle perizie. Zorzo: «Vogliamo tornare alla normalità»

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ALBIZZATE – Hanno iniziato a lavorare dalle 8.30 di oggi i consulenti tecnici nominati dal pubblico ministero di Busto Nadia Calcaterra, che coordina l’inchiesta sul drammatico crollo avvenuto in via Marconi ad Albizzate lo scorso 24 giugno e che ha ucciso Fouzia Taoufiq e dei suoi due bambini (5 anni il maschietto, 12 mesi la bimba), e dai difensori di Antonino Colombo, proprietario dell’immobile difeso dall’avvocato Luca Abbiati, e Cesare Gallazzi, il progettista che 30 anni fa seguì la ristrutturazione del complesso, assistito dall’avvocato Cesare Cicorella. L’ipotesi di reato è di omicidio e disastro colposi.

Crepa sorvegliata speciale

I periti continueranno a lavorare nell’arco di tutta la giornata. Con una grossa gru è stata spostata una sezione importante degli oltre 60 metri di cornicione staccatisi di netto, quasi in un unico pezzo, in modo da consentire ai tecnici e agli ingegneri di valutare la portanza del ferro contenuto nel cemento armato. I consulenti, in altezza, hanno anche osservato con interesse la crepa apertasi sul lato di una delle pareti dell’edificio che un muratore sarebbe stato mandato a riparare poche ore prima della tragedia. Il muratore è già stato sentito come testimone. 

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Speriamo nel ritorno alla normalità

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Sul posto erano presenti il capitano della compagnia carabinieri di Gallarate Matteo Russo, i militari gallaratesi stanno portando avanti le indagini, e il sindaco di Albizzate Mirko Zorzo. «Queste perizie sono fondamentali per mettere il magistrato in condizione di decidere il da farsi – ha detto il primo cittadino – Dopo quello che è successo si auspica che il prima possibile, compatibilmente con le esigenze di indagine, tornare a una certa normalità. Non dimentichiamo che questo era uno dei punti più vivaci del paese dove ci sono anche servizi, lavoro e occupazione. Prima si fa, prima si torna alla normalità e prima si torna a lavorare». La famiglia Hannac, intanto, attende il permesso da parte del consolato del Marocco di poter riportare a Casablanca le salme di madre e figli per la sepoltura. Dal 15 luglio il Marocco dovrebbe riaprire le frontiere chiuse a causa dell’emergenza Covid.

Domani iniziano i lavori di messa in sicurezza

L’auspicio del sindaco non sarà disatteso. Già domani, mercoledì 8 luglio, su disposizione dell’autorità giudiziaria, inizieranno i lavoro di messa in sicurezza dell’edificio gemello a quello teatro del drammatico crollo. Quello che ospita, tra le altre attività, anche il supermercato Crai. Un segnale chiaro della volontà di permettere alle attività produttive presenti di poter tornare al lavoro nel più breve tempo possibile.

Crollo di Albizzate, indagato anche il progettista dell’immobile di via Marconi

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