Buoni spesa, nessuna disparità tra Nord e Sud. Alfieri: “Vi spiego perché”

VARESE – Polemiche sulla distribuzione ai Comuni dei fondi per l’acquisto dei buoni alimentari alle famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus. I sindaci della Lega, a cominciare da Andrea Cassani, primo cittadino di Gallarate, eccepiscono sulla vera o presunta disparità di trattamento del Governo. Insomma, più soldi al Sud, meno al Nord. “Ci vuole equità” sostiene con forza Cassani. E ancora: “Ingiusto privilegiare città e paesi del Mezzogiorno rispetto alle città e ai paesi lombardi con valutazioni improprie”.

Secca la replica di Alessandro Alfieri, varesino, senatore del Partito Democratico, che in un video afferma tra l’altro “usare il reddito pro capite non ha senso… Nel Nord della nostra provincia una serie di Comuni prende più di Ercolano (stanno sopra i 10 euro ad abitante): che facciamo, ci mettiamo la fare a guerra tra città del Varesotto? Il contributo è dovuto a un indicatore che definisce il reddito medio. I Comuni cui i redditi più alti hanno la quota base, chi è sotto viene compensato (al Sud perché c’è meno lavoro e più sommerso; da noi perché al Nord della provincia di Varese c’è meno lavoro e moto frontalierato”. Infine: “E’necessario fare sempre polemica? C’è almeno mezzo milione da spendere in buoni pasto: a Busto Arsizio puoi aiutare 1500 famiglie, a Gallarate almeno 1000″.

Chi ha ragione? Ecco comunque il video di Alessandro Alfieri.

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