Alitalia via da Malpensa, Regione Lombardia e Lega fanno le barricate

MALPENSA – Il definitivo addio di Alitalia dalla brughiera fa infuriare la Lega: «Fatto gravissimo, che testimonia la miopia del governo – attaccano l’europarlamentare Isabella Tovaglieri e il deputato Matteo Bianchi – i tre miliardi di soldi pubblici regalati all’ex compagnia di bandiera sono finiti ancora una volta in un pozzo senza fondo». Anche l’assessore regionale alle infrastrutture Claudia Terzi stigmatizza lo stop alla tratta Malpensa-Fiumicino: «Pessima scelta, che mal si concilia con gli aiuti di Stato pagati anche dalle tasse dei lombardi».

Regione Lombardia contro Alitalia

Regione Lombardia si esprime contro la cancellazione, dal primo ottobre, del collegamento da Malpensa a Fiumicino, con una nota ufficiale dell’assessore alle infrastrutture e ai trasporti, la leghista Claudia Terzi: «Accolgo con rammarico la notizia che da ottobre Alitalia cancellerà i voli tra Malpensa e Roma Fiumicino. La cosiddetta compagnia di bandiera sceglie dunque di annullare i collegamenti tra la capitale e il principale aeroporto della Lombardia e del Nord Italia. Una scelta pessima che mal si concilia con gli ingenti aiuti di Stato, pagati anche dalle tasse dei lombardi, incassati negli anni dalla compagnia. Auspico un ripensamento: questo disimpegno è emblematico e inaccettabile». In sintesi, anche simbolicamente, l’addio definitivo da Malpensa, dopo la “nazionalizzazione”, è uno schiaffo a Malpensa.

Tovaglieri: «Governo miope»

Un parere istituzionale pesante, che va a dar manforte alla posizione politica dei rappresentanti eletti in provincia di Varese, e già impegnati per sostenere la ripresa di Malpensa. Nel mirino dei leghisti c’è soprattutto il governo: «Invece di collaborare per il rilancio di Malpensa e dell’economia varesina, come chiedeva la Lega attraverso gli emendamenti presentati al Decreto Rilancio – dichiara Isabella Tovaglieri, che in Parlamento europeo siede in commissione ITRE (Industria, Ricerca, Trasporti) – il governo ha appena regalato tre miliardi di soldi pubblici ad Alitalia, compagnia che da ottobre formalizzerà il suo disimpegno dallo scalo varesino, il principale asset occupazionale del territorio, con 40mila lavoratori tra aeroporto e indotto. È un fatto gravissimo, che testimonia la miopia dell’esecutivo nella politica dei trasporti e, in generale, nelle strategie per la ripresa economica del Paese».

Bianchi: «Alitalia pozzo senza fondo»

«Siamo pronti a dare battaglia in Parlamento, chiedendo risposte chiare e concrete al ministro dei trasporti Paola De Micheli – rincara la dose il deputato Matteo Bianchi, che insieme al collega Leonardo Tarantino aveva proposto gli emendamenti a favore di Malpensa – i miliardi stanziati in favore di Alitalia per continuare a operare sono finiti per l’ennesima volta in un pozzo senza fondo. Dal governo ci si aspettava una politica accorta sul trasporto aereo legata alla compagnia di bandiera, che mettesse al centro il principale aeroporto del Nord Italia, dove l’imprenditoria è radicata e dove vivono e lavorano i principali contribuenti da cui arrivano i continui stanziamenti per il vettore nazionale. Il risultato incredibile è che Alitalia si disimpegna da Malpensa. Siamo speranzosi sul fatto che compagnie Mitteleuropee più accorte continuino a investire nelle potenzialità dell’aeroporto della Brughiera».

Balotta (Onlit): «Scelta ragionevole»

Ma c’è anche chi applaude il disimpegno dell’ex compagnia di bandiera: «Con i soldi dei contribuenti tenere collegati tre scali milanesi con Roma Fiumicino, come fatto fin d’ora da Alitalia, sarebbe troppo – sostiene Dario Balotta, presidente di Onlit, l’osservatorio sulle liberalizzazioni nei trasporti – la scelta di cancellare Malpensa è l’unica cosa ragionevole fatta da Alitalia in questi ultimi anni. Non solo perché il vettore non ha più base e voli suoi dallo scalo della brughiera ma anche perché così alimenterebbe il traffico low cost dell’aeroporto che oramai è passato da Hub a base point-to-point. Il fatto che Alitalia sia sussidiata perennemente dallo Stato non giustifica coefficienti di riempimento a livelli ridicoli. Unica possibilità che ancora ha per ottenere un rischioso via libera dall’Unione Europea. È presumibile ora che la sforbiciata investa altre rotte e aeroporti economicamente non sostenibili».

Alitalia sparisce da Malpensa. Chiuso anche lo storico volo su Roma Fiumicino

malpensa alitalia lega tovaglieri bianchi – MALPENSA24