Allagamenti in centro, Legnano si affida a un nuovo canale di scarico dell’Olonella

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LEGNANO – Uno sfioratore per scaricare le acque piovane in eccesso raccolte dall’Olonella nell’Olona, fiume di cui il primo è una diramazione sotterranea. È la soluzione annunciata dall’assessore alle opere pubbliche di Legnano, Marco Bianchi, nel Consiglio comunale di martedì 26 ottobre, per mettere in sicurezza il centro cittadino dagli allagamenti in caso di piogge eccezionali. Sollecitata dalle minoranze a prendere provvedimenti dopo l’alluvione del 19 settembre, la giunta ha risposto a 3 interrogazioni attraverso Bianchi e il sindaco Lorenzo Radice.

Secondo quanto riferito, CapHolding, gestore delle acque, sta lavorando alla soluzione, individuata nella costruzione dello sfioratore (un canale di scarico) citato e intavolerà nelle prossime settimane una discussione sul problema con Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po. In base ai suoi strumenti di misurazione, CapHolding ha individuato tra via Pontida a Castellanza il tratto critico della rete fognaria messa in crisi dalle precipitazioni record, che hanno causato un incremento quasi istantaneo della portata in rete fino a 8 metri cubi di acqua al secondo, superando ogni modello di previsione. Ulteriori interventi sono allo studio per rimediare alla impermeabilizzazione del terreno cui contribuisce la vasta estensione di superficie in asfalto e cemento.

Radice: «Volontari allertati per tempo»

Il sindaco ha confermato che «è attiva la polizza assicurativa per chi ha subìto danni. Al servizio legale del Comune sono finora pervenute 2 richieste di risarcimento danni da privati e altre 2 da proprietari di auto parcheggiate in via Castello e investite dall’acqua. È stata presentata richiesta dello stato di emergenza a Regione Lombardia e la Polizia locale ha raccolto 21 richieste di risarcimento da privati e 8 da attività commerciali, per un totale di 138.000 euro; i rimborsi assicurativi sono in corso. Quanto alle procedure adottate per far fronte all’emergenza, sono gestite dal gruppo di Protezione civile “Alberto da Giussano” che fa capo al comandante della Polizia locale. I volontari sono stati allertati fin dalle ore 21.00 del giorno 18, insieme a Vigili del Fuoco, Amiacque (Gruppo Cap) ed Euro.Pa Service».

Centrodestra: «Servono altre misure»

Insoddisfatti i proponenti delle interrogazioni. Per Letterio Munafò (Forza Italia) «l’evento era prevedibile, la colpa degli allagamenti è del Comune quale proprietario della rete fognaria, inoltre non sono state prese precauzioni dopo quanto successo e per questo presenterò una ulteriore interrogazione».

Per Daniela Laffusa (Lega) «tranne lo sfioratore è tutta minestra riscaldata, con le cose già dette un mese fa. Una presa in giro di CapHolding, con lo stesso Comune che precisa sul suo sito che le richieste di risarcimento è improbabile che vengano accolte, perché non è affatto detto che Regione Lombardia riconosca lo stato di calamità naturale. Contro gli allagamenti CapHoldng ha investito 8 milioni di euro  a… Busto Garolfo! E noi?».

«Abbiamo posto domande specifiche ma non è stato risposto» ha lamentato Carolina Toia (Lega), mentre Francesco Toia (Toia Sindaco) ha proposto di «individuare come zona rossa l’area di via Ratti, perché avremo eventi di questo genere sempre più frequenti e occorre rivedere la macchina organizzativa. Il 19 settembre tutto è partito in ritardo e le risorse erano allo stadio per il Palio anziché in centro città. I lavori non saranno celeri, cerchiamo di evitare il ripetersi di quella situazione. E prendiamo esempio dalla Liguria che dirama messaggi per sensibilizzare la gente sul rischio alluvione quando si presenta, rischio che a Legnano nessuno sapeva e quindi nessuno era preparato».

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