Legnano, Lega: «Buco nei conti del Palio». La replica: «Confondono i numeri»

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LEGNANO – Consiglio comunale di nuovo in presenza dopo un anno a Legnano (nella foto). E le opposizioni accendono già le polveri. Il Consiglio è stato convocato martedì 26 ottobre, con prosecuzione martedì 2 novembre ma in forma mista. Alle sedute sarà ammesso il pubblico, per un massimo di 35 persone, con prenotazione all’indirizzo di posta elettronica segreteria.generale@legnano.org entro le ore 12.00 di martedì 26 ed entro le ore 12.00 di martedì 2 novembre. L’accesso a Palazzo Malinverni sarà consentito solo previa verifica della certificazione verde Covid-19.

Il ritorno in presenza del Consiglio comunale era stato più volte sollecitato dalle minoranze, in particolare dalla Lega che oggi, venerdì 22, preannuncia alcuni degli argomenti che porrà all’ordine del giorno. «Avremo l’occasione – si legge in una nota della sezione cittadina della Lega Legnano-Salvini Premier – di chiedere chiarimenti a sindaco e giunta in merito alle azioni intraprese per prevenire nuovi allagamenti nel centro città, per cui sembra che ancora nulla sia stato fatto. Interrogheremo l’assessore all’innovazione tecnologica sulle cause che impediscono ai legnanesi di accedere al portale del cittadino attraverso il Sistema pubblico di identità digitale (Spid); chiederemo anche notizie in merito al pessimo livello di manutenzione e alla scarsa fruibilità degli impianti sportivi cittadini quali i campi di via Parma, di via Pace e di via Gavinelli.

«Auspichiamo risposte anche riguardo la situazione di degrado che coinvolge via XXV Aprile, dove da mesi sono stati ultimati i lavori di ammodernamento dell’area ma mancano piantumazione e vasche per il verde. Abbiamo anche in programma di convincere l’Amministrazione che l’intervento previsto in via Volta per la realizzazione della pista ciclabile risulta fortemente penalizzante per gli esercenti della zona: secondo noi il progetto deve trovare ubicazione in una via residenziale e priva di esercizi commerciali, come ad esempio la limitrofa via Foscolo».

Salviniani: «Quante bugie dalla giunta Radice»

«In queste settimane – prosegue la lega – abbiamo inoltre lavorato per verificare quanto dichiarato dall’assessore Bragato durante la conferenza stampa di presentazione del Palio 2021. L’assessore aveva affermato con orgoglio che l’incasso della vendita dei biglietti aveva coperto i costi necessari per la manifestazione, facendo intendere che nessun onere sarebbe ricaduto sulle tasche dei legnanesi. In qualche occasione ci è capitato di gestire l’evento Palio e tale asserzione ci aveva lasciato alquanto dubbiosi. Doverosamente, attraverso i nostri consiglieri, abbiamo richiesto l’accesso agli atti e abbiamo scoperto che l’assessore ha clamorosamente mentito».

Dai documenti in possesso dei consiglieri salviniani, risulta un buco di più di 200.000 euro «che molto probabilmente possono arrivare a 300.000 euro, visto che non ci è stata consegnata alcuna determina afferente i costi di allestimento del campo gara. Dichiarare il falso per mero interesse politico è estremamente grave e mina la credibilità non solo dell’assessore ma dell’intero governo cittadino, vista la coralità con cui hanno enfatizzato il successo dell’evento Palio. Avendo messo in luce il costo pagato dai cittadini, per il diletto di pochi, ribadiamo la posizione già espressa: siamo convinti che il Palio dimezzato non andava fatto e che sarebbe stato molto più opportuno far convergere sull’anno entrante le disponibilità dell’anno in corso, in modo da avere la possibilità di organizzare per il maggio 2022 un evento in pompa magna, un vero “Palio della ripartenza”. Manteniamo alta la nostra attenzione nell’interesse della città – conclude la Lega – Legnano merita amministratori che non nascondano la verità su come vengono spesi i soldi dei cittadini».

Bragato: «Mai mentito, anzi l’evento è costato di meno»

«Voglio rassicurare la Lega e, soprattutto, i cittadini: non c’è alcun buco di 200.000 euro, né, tantomeno, il rischio che questo diventi di 300.000, come paventato. Il motivo è semplice: 200.000 euro sono, come ogni anno da lungo tempo, le risorse che il Comune di Legnano mette a bilancio per il Palio». Questa la replica dell’assessore al Palio, per il quale «anche in un anno così particolare l’Amministrazione ha dichiarato sin da subito che avrebbe riservato la stessa somma, non un euro in più, alla manifestazione. In forza di minori spese – prosegue Guido Bragato – anche grazie al programma giocoforza ridotto e nonostante entrate enormemente minori rispetto alle edizioni ordinarie, a consuntivo, l’impegno del Comune è risultato inferiore, pari a circa 170.000 euro. Questo è stato annunciato in conferenza stampa dopo il Palio e in sede di comitato Palio (12 ottobre) e in nessuna occasione abbiamo mentito a riguardo. Mai è stato dichiarato che il saldo della manifestazione nel suo complesso sarebbe andato in pareggio, situazione mai verificatasi e men che meno quest’anno con gli ingressi al campo limitati e la minore presenza di sponsor rispetto alle altre edizioni».

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