LEGNANO – Era diventato il terrore di alcune famiglie della zona, nei pressi della piscina comunale di Legnano. Minacce, intimidazioni, compiute anche brandendo una mannaia, erano all’ordine del giorno, al punto che più volte avevano richiesto l’intervento delle forze di polizia e le vittime vivevano in un costante e grave stato d’ansia. Tutto ad opera di un cittadino bengalese, regolare sul territorio nazionale, che è stato infine arrestato questa mattina, giovedì 21 ottobre, dalla squadra Anticrimine della polizia del commissariato cittadino in esecuzione di una ordinanza di misura cautelare in carcere con l’accusa di atti persecutori aggravati.
A carico dell’arrestato, un giovane che viveva da solo, sono state raccolte numerose deposizioni dalle persone che erano incappate nelle sue intemperanze, cominciate nello scorso luglio, oltre che da testimoni che vi avevano assistito, così da ricostruire i fatti per filo e per segno. Sulla scorta di questa attività investigativa, posta al vaglio dell’autorità giudiziaria, si è giunti alla misura cautelare di oggi. In casa dell’arrestato è stato trovato un cucciolo di cane (nella foto sotto) privo di microchip e libretto sanitario, per il quale sono state avviate le procedure di affidamento.
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