Allarme legionella a Busto, sotto osservazione 11 uomini e 4 donne. Il sindaco: «Stiamo tranquilli»

BUSTO ARSIZIO – «Stiamo tranquilli, la situazione è sotto controllo» l’invito del sindaco Emanuele Antonelli ad una città nel panico per l’allarme legionella. Erano le 21.30 di ieri, 4 settembre, quando Regione Lombardia, spiazzando anche i vertici comunali, ha fatto circolare la notizia dell’infezione di 16 persone a Busto Arsizio, di cui una deceduta. Si tratta di un anziano di 78 anni, «pluripatologico – informa il primo cittadino, confermando quanto dichiarato già nella serata di ieri dal presidente della commissione regionale sanità Emanuele Monti – il cui decesso non è attribuibile con certezza alla legionella». Gli altri bustesi colpiti dal pericoloso batterio sono «11 uomini e 4 donne, di età compresa tra i 56 e i 92 anni», che sono «sotto osservazione», ma che «non sarebbero in pericolo di vita». I casi sarebbero perlopiù circoscritti alla zona di Madonna Regina.

Il post del sindaco

«La situazione è sotto controllo – scrive il sindaco alle 8 del mattino di oggi, 5 settembre, sulla sua pagina Facebook – ho passato tutta la serata di ieri al telefono con i vertici regionali e le autorità sanitarie per avere tutte le informazioni necessarie». Sintetizzate così:

  • Dovrebbero esserci 15 casi tutti sotto osservazione  
  • Non dovrebbero esserci persone in pericolo di vita
  • Si tratta di 11 uomini e 4 donne di età compresa tra i 56 e i 92 anni
  • Il decesso registrato non è attribuibile con certezza alla legionella trattandosi di un paziente pluripatologico e anziano
  • La zona sotto osservazione è Madonna Regina
  • Stiamo facendo tutti gli accertamenti del caso

Antonelli conclude il post promettendo: «Vi aggiorno appena ho novità». E invitando a seguire i consigli di ATS Insubria sul tema legionella, dai sintomi alla prevenzione. Qualche certezza, in una comunicazione in cui si fa ampio uso del condizionale. In attesa di conferme e indicazioni più precise dalle autorità sanitarie, visto che sulla materia prevale, per ora, una certa confusione. Come quella dei cittadini, che vorrebbero capire come comportarsi, e perlomeno se possono usare l’acqua del rubinetto.

Verifiche sull’acqua

In una successiva nota, palazzo Gilardoni aggiunge che «gli uffici del Comune sono costantemente in contatto con ATS Insubria, i cui tecnici si stanno occupando delle ricerche e dei controlli e forniranno ogni informazione che verrà loro comunicata e che si riterrà utile a consentire ai cittadini di Busto di utilizzare l’acqua in sicurezza, evidenziando che il batterio della legionella si diffonde per inalazione e non per ingestione». L’amministrazione comunica inoltre che «l’uso delle docce degli impianti sportivi gestiti da Agesp sarà inibito in attesa dell’esecuzione degli interventi già programmati».

I casi noti da giorni

Si sa anche che le prime avvisaglie della vicenda erano arrivate almeno dieci giorni fa sulle bacheche social, quando era iniziata a girare la notizia di una persona ammalata in zona museo del tessile a cui era stata diagnosticata l’infezione da legionella. Accompagnata dalle voci di altri casi in città. Informazioni non confermate, fino alla nota ufficiale dell’assessore al welfare Giulio Gallera. Una comunicazione che avrebbe spiazzato, e irritato, i vertici dell’amministrazione comunale, che sarebbero stati avvisati praticamente già a cose fatte dell’intenzione di rendere pubblica la notizia. Che ha rapidamente fatto il giro del web fino ad essere ripresa da tutta la stampa nazionale, r che ha chiaramente gettato nel panico la città.

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