AMGA, il commissario di Legnano: «Sulla transazione solo approfondimenti»

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LEGNANO – Nessuna transazione già decisa o caldeggiata dal Comune sul maxi risarcimento AMGA, ma solo «approfondimenti» in corso su questa possibilità. È quanto precisa il commissario straordinario del Comune di Legnano, Cristiana Cirelli, in seguito alle notizie su una procedura di transazione con i Comuni soci della municipalizzata che ridurrebbe a 2,3 milioni di euro il risarcimento da essi richiesto, pari a 22 milioni. L’ipotesi è stata valutata negativamente da Franco Brumana, promotore della Costituente Civica, e in una intervista a Malpensa24 da Antonio Guarnieri, presidente della lista civica Legnano Cambia. Ad essi si è aggiunto, nella sera di mercoledì 11 dicembre, il PD, che valuta una simile soluzione «oltre che inopportuna anche passibile di eventuali danni erariali che la Corte dei Conti potrebbe impugnare nei confronti dei Comuni soci».

Cirelli: «Invito del giudice, ora allo studio d’intesa con i Comuni soci»

«Recentemente – riassume il commissario prefettizio – sono state pubblicate notizie relative ad una asserita necessità, da parte del commissario straordinario del Comune e del commissario vicario, Giuseppe Mele, “…di chiudere l’azione di responsabilità che, nel maggio 2015, i Comuni soci avevano avviato nei confronti del cda di AMGA, retto da Chiara Lazzarini, accettando la proposta di transazione formulata dalle assicurazioni”. È doverosamente necessario precisare – puntualizza Cirelli – che la gestione commissariale, d’intesa con i sindaci dei Comuni soci, ha posto in essere esclusivamente approfondimenti conseguenti all’invito rivolto alle parti dal giudice civile durante l’ultima udienza, svoltasi nello scorso mese di ottobre. Eventuali e ulteriori notizie da chiunque fornite – conclude il commissario – sono destituite di qualsiasi fondamento».

Causa penale chiusa senza condanne, si attende la Corte dei Conti

Secondo quanto asserito da Cirelli, dunque, nulla è già deciso, ma si sta studiando l’«invito» a transare come suggerito dal giudice nella causa civile seguita al falso in bilancio accertato dalla Procura di Busto Arsizio. La causa penale si è conclusa senza condanne per la sopravvenuta prescrizione del reato, ma è tuttora aperta la causa civile, mentre anche la Corte dei Conti potrebbe accertare l’esistenza di un danno erariale dopo aver ricevuto il fascicolo dal pm di Busto Nadia Calcaterra. Al di là dei diversi procedimenti giudiziari, è subito diventata argomento di dibattito politico, in piena campagna elettorale, l’ipotesi di chiudere la causa civile accettando un risarcimento dai più giudicato irrisorio in una causa che peraltro comporta spese consistenti per tutte le parti coinvolte.

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