Elezioni a Legnano, Guarnieri (Legnano cambia): «Avanti con progetto civico»

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LEGNANO – Guarnieri, come procede l’attività della lista civica “Legnano cambia” a due mesi dalla presentazione?

«Abbiamo iniziato a confrontarci con le altre forze politiche – risponde Antonio Guarnieri, farmacista, ex presidente del Consiglio comunale, fuoriuscito dalla Lega e poi presidente del Comitato Legalità e di “Legnano cambia” – e ripercorrendo in parte il cammino del Comitato, cerchiamo di creare un fronte unico che possa avere un obiettivo comune, al di là delle appartenenze a bandiere, schieramenti e delle ideologie, per creare un progetto politico credibile per la città».

Come si pone la sua lista rispetto alla Costituente Civica di Brumana, che sarà presentata giovedì 12 dicembre?

«La proposta è arrivata dopo una scissione di fatto in Alleanza civica. Abbiamo iniziato a lavorare insieme, poi ci sono state divergenze. Non era un problema di persone ma di metodo, che ritenevamo impositivo e frettoloso. Abbiamo cercato di avanzare proposte per una maggiore condivisione sui temi e sulle candidature, ma non siamo riusciti a farla passare. Così abbiamo preso le distanze da questo modo di lavorare, senza peraltro chiudere le porte a nessuno: restiamo aperti e inclusivi. Certo, l’ideale sarebbe che il fronte civico riuscisse a ricompattarsi».

Franco Colombo ha appena annunciato l’uscita dalla sua lista, di cui era vice presidente. Come vi siete lasciati?

«Dispiace, perché a parte l’amicizia che ci lega da tanti anni, parla di una linea che non condivide quando in realtà una direzione ancora non c’è. Franco aveva sempre manifestato una posizione abbastanza critica sulla possibile collaborazione con i partiti, ma ho appreso della sua uscita dal web. Prendo atto che lui si senta più vicino al centrodestra e alla Lega, anche se non capisco come possa sostenerli. Io mi muovo ispirato dall’esperienza del Comitato Legalità, quindi credo che in questo momento la città abbia bisogno di una proposta civica credibile, forte e che tutte le persone che hanno preso parte alla battaglia del Comitato abbiano il dovere morale di mettersi in gioco per creare un’alternativa possibile e valutare poi una eventuale collaborazione dei partiti al progetto civico».

Ha citato il Comitato Legalità: qual è la sua eredità?

«Quanto successo negli ultimi due anni ha cambiato gli equilibri e anche la percezione del centrodestra e dei partiti che ne fanno parte. Il Comitato ha contribuito a questo, denunciando il “sistema Legnano” prima che la magistratura intervenisse e lo dimostrasse con le intercettazioni. E quelli che, come me, lo hanno fatto dall’interno dell’amministrazione, si sono tirati contro tutta la maggioranza. La prima imputata è la Lega di Legnano, che ha sempre sostenuto l’amministrazione, attaccandosi a ogni cavillo per tenerla in piedi dopo le dimissioni di 13 consiglieri su 25, tutte presentate con un significato politico. Hanno fatto carte false per tenere in piedi una baracca che non c’è più, fino al vergognoso ricorso al TAR del Lazio, pur di non far votare i cittadini e tenere le stesse persone al loro posto».

Che cosa pensa dell’ipotesi sostenuta dal commissario Cirelli di una transazione sui risarcimenti richiesti dai Comuni soci ad AMGA?

«Abbiamo appreso con stupore la notizia. La cifra della transazione appare assolutamente sottodimensionata. Più che l’aspetto legale, che lascio a chi è più esperto di me, mi limito a fare una considerazione di opportunità politica. Credo che un commissario prefettizio, che per sua natura ha un mandato temporaneo, debba limitarsi a decidere su questioni che rientrano nelle competenze limitate del suo mandato. Sarebbe il caso che la prossima amministrazione, con il mandato dei cittadini, prendesse una decisione che ha ripercussioni importanti sulle casse della città».

Anche se mancano molti mesi alle elezioni, come vanno componendosi gli schieramenti che scenderanno in campo?

«Sotto certo aspetti, i mesi sono pochi soprattutto per una lista civica che non può contare sui voti di simbolo. Per noi c’è tanto lavoro da fare. Sicuramente il centrodestra andrà unito, probabilmente ci saranno liste create a suo sostegno. Mi auguro che tutte le forze pulite e libere – e non parlo di destra e sinistra perché sono concetti obsoleti, la politica moderna si fa su altre basi – che hanno come obiettivo garantire alla città una amministrazione sana, onesta, capace provino a creare qualcosa insieme».

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