Brovelli candidato sindaco di “A come Angera”. La Lega vuole correre da sola

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Marco Brovelli

ANGERA – Marco Brovelli scopre le carte: è ufficialmente lui il candidato sindaco di “A come Angera”. L’ex vicesindaco, promotore della rottura con l’ex maggioranza che ha portato al commissariamento del Comune, ha deciso di andare fino in fondo. Puntando alle Amministrative del 14 e 15 maggio, lo ribadisce: «Il progetto è certamente civico». Condizione già accettata da Forza Italia, che ha messo da parte il simbolo per far parte della squadra. Niente simbolo nemmeno per la Lega che, però, sta lavorando per correre da sola.

Brovelli, il secondo candidato

Con la gente per la gente“, è la proposta di Brovelli e i suoi. Programma che, dice, «è il risultato di un articolato lavoro che ha come principi cardine: piccoli passicondivisione, rispetto, trasparenza e coerenza». Ecco il messaggio integrale di “A come Angera“:

Il gruppo civico di A come Angera è lieto di comunicare alla cittadinanza che, in occasione del rinnovo del Consiglio Comunale che avrà luogo con le elezioni del 14 e 15 maggio 2023, è stato individuato quale candidato alla carica di sindaco il Sig. Marco Brovelli.

Marco Brovelli è nato e vive ad Angera. Ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza e lavora presso un Ente Locale.La scelta è il frutto di un lungo ragionamento che si basa sulle sue capacità e sulle esperienze in campo giuridico e amministrativo, fondamentali per poter guidare un Ente Locale, maturate e consolidate sia nelle vesti di Vice Sindaco che di funzionario amministrativo.

Il programma che il gruppo civico propone alla cittadinanza, è il risultato di un articolato lavoro che ha come principi cardine: piccoli passicondivisione, rispetto, trasparenza e coerenza; per questo abbiamo deciso di presentare la nostra proposta per Angera: CON LA GENTE PER LA GENTE.

L’impegno che il gruppo civico di A come Angera intende prendere con la Comunità fonda le radici su un nuovo patto tra il nostro Comune e il cittadino, su un nuovo rapporto con le Associazioni e con le forze politiche locali, provinciali e regionali necessario per creare sinergie di sviluppo e rilancio della nostra Città. Senza trascurare attenzione verso il nostro ospedale, il territorio e l’ambiente.Riteniamo inoltre fondamentale dare valore alle professionalità dell’Ente Comunale per valorizzare le risorse umane, così da supportare al meglio il lavoro di gruppo.

Forti di questi principi, il gruppo civico di A come Angera, costituito da persone in possesso di maturità amministrative e tecniche acquisiti nei vari settori lavorativi e della pubblica amministrazione, partecipa alle elezioni, restando aperto verso tutti coloro che vorranno condividere o migliorare il progetto amministrativo.

Il gruppo civico sarà disponibile a incontrare la Cittadinanza Giovedì 30 Marzo in occasione del mercato cittadino.

FdI senza simbolo

Ora resta da capire cosa faranno gli altri due partiti del centrodestra. Il tavolo fra i vertici provinciali di ieri sera, 24 marzo, ha concesso un ultimo tentativo di trovare una convergenza a livello locale. Dove però i partiti non sono intenzionati a correre con i simboli, a prescindere dalle strategie delle alleanze. Anche Fratelli d’Italia, infatti, è disposto a sostenere un progetto a trazione civica. La domanda è: quale? Quello di Brovelli, che gode già del supporto azzurro, o quello di Antonio Campagnuolo, che le indiscrezioni danno ormai come il nome individuato dal fronte ex Molgora? Intanto Paolo Bassetti, responsabile territoriale di FdI, annuncia che «in un contesto orientato al civismo e alla frammentazione politica, come nelle precedenti elezioni comunali, FdI potrebbe non schierarsi ufficialmente con il proprio simbolo. Una diversa scelta potrebbe disorientare la sensibilità del nostro elettorato che in città – come alle scorse Politiche e alle recenti Regionali – rappresenta il primo partito».

E la Lega?

E la Lega? La Lega sembra voglia fare da sola e (anche in questo caso) senza simbolo di partito, allineandosi all’evidenza che Angera è una piazza che tende al civismo. Il nome individuato per guidare quella che sarebbe la quarta lista in paese è Nevio Menegat: «Non ho ancora sciolto le riserve. Ma mi sto organizzando per un gruppo adeguato», dice.
Ora lo scacchiere elettorale si sta delineando. Si aspetta solo che i gruppi prendano ufficialmente una posizione. Questione di giorni, se non di ore, visto che il tempo stringe.

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