La Casa del Sollievo apre al Molina di Varese: 15 posti letto con cure su misura

Una delle stanze della Casa del Sollievo alla Fondazione Molina

VARESE – È realtà la Casa del Sollievo alla Fondazione Molina. Gli spazi sono stati inaugurati stamattina, sabato 25 marzo. In totale sono 15 i posti letto suddivisi in 9 camere, singole e doppie. Un progetto reso possibile grazie al significativo sostegno economico dell’associazione Varese con Te. La Casa del Sollievo, dedicata al professor Italo Belli, primario al Circolo e fondatore di Varese con Te, offre un percorso di cura diversificato, che prende in considerazione il complesso dei bisogni del malato inguaribile.

Inaugurazione con le autorità

All’apertura ufficiale numerose autorità: il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Varese Davide Galimberti, i parlamentari Alessandro Alfieri e Maria Chiara Gadda, i consiglieri regionali Emanuele Monti, Samuele Astuti e Giuseppe Licata, il past president del Molina Guido Bonoldi, l’ex senatore Antonio Tomassini e il prevosto monsignor Luigi Panighetti. Quello che si realizza nella Casa del Sollievo è un progetto centrato sulla personalizzazione della cura, adattata alla malattia, ma soprattutto alle esigenze, anche inespresse, della persona e dei suoi familiari. Alle cure di tipo cliniche e assistenziali si affiancano le attenzioni alla dimensione psicologica, relazionale e spirituale. Si può parlare di cure “sartoriali”, cioè di un insieme di cure poliedriche fatte a “misura” per quel paziente, uniche e irripetibili. L’accompagnamento al fine vita con un percorso di emozioni per aiutare la persona malata e i suoi cari.

Il momento dell’inaugurazione ufficiale dei locali della Casa del Sollievo

Un progetto voluto

Si realizza così un progetto che il presidente Carlo Maria Castelletti aveva annunciato fin dal suo insediamento nella Fondazione. «La finalità della nuova Casa del Sollievo è quella di migliorare ulteriormente quanto già viene fatto, con etica e dedizione, dal personale dei Nuclei in Fondazione – afferma – il modello organizzativo si avvarrà di un’équipe con competenze specifiche in formazione permanente, per integrare l’assistenza medico-infermieristico al supporto psicologico, relazionale e spirituale. Il nuovo servizio residenziale rappresenta il consolidamento di quanto già avviato nei decenni passati da Varese con Te sul territorio: infatti il paziente potrà accedere, oltre che dall’Ospedale, direttamente dal domicilio inviato dal suo medico curante». Proprio l’apertura al territorio è la cifra peculiare della struttura.

Un percorso di trent’anni che si completa

Michele Graglia, presidente dell’associazione “Varese con Te” ha sottolineato che «la Casa del Sollievo rappresenta il coronamento dell’attività della nostra associazione, che da più di trent’anni dedica ogni sforzo alla dignità dei malati inguaribili». La struttura accoglierà pazienti con diagnosi di malattia a evoluzione progressiva e infausta, a differente eziologia: malati oncologici, con malattia respiratoria, cardiologica, neurologica, patologica, nefrologica e con demenza in fase avanzata.

Da sinistra: Davide Galimberti, Carlo Maria Castelletti, Attilio Fontana, Carlo Lucchina

La Casa del Sollievo offrirà inoltre una risposta alla grande necessità assistenziale che deriva dalla condizione clinica del malato, alla luce di diversi fattori: impossibilità della famiglia e/o del caregiver ad assistere il proprio caro a domicilio, per motivi sanitari e sociali; problematiche nell’uso delle strumentazioni e dei presidi necessari per il controllo dei sintomi del malato, non gestibili in maniera adeguata al domicilio; elevato livello assistenziale o ridotta autonomia funzionale e/o compromissione dello stato cognitivo, caratterizzanti uno stato di fragilità del paziente, dei familiari e del caregiver.