Medicina e solidarietà: con la casa del sollievo il Molina “apre” alle cure palliative

Da sinistra: Castelletti, Galimberti e Graglia

VARESE – L’idea è stata lanciata in agosto. E oggi, lunedì 28 novembre, a distanza di nemmeno un anno, a Palazzo Estense è stato presentato il progetto della Casa del sollievo del Molina. Non solo: «I lavori inizieranno tra qualche giorno e la struttura sarà pronta a marzo 2023», ha spiegato il presidente della Fondazione Carlo Maria Castelletti, ovvero colui che al momento del suo insediamento ha lanciato la sfida. Sfida che non è stata vinta in solitaria, perché le idee, anche le più belle, hanno bisogno di concretezza per diventare progetti prima e realtà poi. E la concretezza economica porta la firma di Varese con te, associazione guidata dal presidente Michele Graglia.

Traguardo importante

La casa del sollievo non è un hospice. E bene dirlo e chiarirlo subito. «E’ – spiega Castelletti – un luogo dedicato alle cure palliative applicate alle malattie incurabili e dove ci prenderemo cura dei pazienti sotto il profilo fisico, ma anche psicologico». Saranno 11 i posti a disposizione per gli ospiti del Molina, «ma – continua Castelletti – com’è tradizione della Fondazione, anche dei cittadini varesini». La Casa del sollievo verrà realizzata nell’ala nord del piano terra della Casa Buzio e avrà tutti confort medico e sanitari necessari ai pazienti, ma anche per i loro famigliari: dai letti, alle aree di convivialità e di riposo, alla tecnologia e alla filodiffusione. «Con grande attenzione a tutti i dettagli – ha concluso Castelletti – dall’utilizzo dei colori agli arredi. Sarà un luogo di solidarietà in cui verrà valorizzata la medicina palliativa con la persona al centro e come punto di riferimento della cura».

Il testimone

La casa del sollievo porterà il nome di Italo Belli, già primario di Radiologia al Circolo e presidente di Varese con te prima di Michele Graglia. «Intitoleremo la struttura a colui che possiamo definire il padre di questo progetto – ha detto Graglia – E realizzare una casa del sollievo dove erogare le cure palliative all’interno del Molina è un segnale di grande attenzione per gli ospiti della rsa e per tutta la città di Varese». Quello di Varese con te è un investimento importante, di qualche centinaia di euro e che non si limita all’intervento strutturale. L’associazione, infatti, ha creato un fondo utile a finanziare mille ore di assistenza che saranno gratuite per chi non ha possibilità finanziarie. Ovvero una somma (tra intervento di riqualificazione e fondo solidarietà) di circa 300 mila euro.

L’importanza per la città

Alla presentazione della casa del sollievo a Palazzo Estense era presente anche il sindaco Davide Galimberti, il quale ha spiegato che «si tratta di un progetto importantissimo per la nostra città. Che assume ancor più valore per l’impegno economico messo in campo da Varese con te per realizzare qualcosa di importante per la città».

Il professor Ivanoe Pellerin, già direttore dell’Unità operativa di Cure palliative e Terapia del dolore all’ospedale di Legnano e docente a contratto all’Università di Milano, facoltà di Medicina, specialità in Anestesia e Rianimazione ha spiegato che «possiamo cambiare un aspetto culturale della medicina. E per me una grande soddisfazione veder concretizzato questa casa del sollievo. Io ricordo quando le cure palliative erano considerate con sufficienza, quasi con fastidio, sicuramente con ironia. Ora, invece, molte cose sono cambiate».

Professionalità e formazione

Dal punto di vista medico sanitario, le prestazioni nella casa del sollievo saranno erogate da un’équipe multidisciplinare e multi-professionale qualificata e attente alle problematiche clinico assistenziali della persona a fine vita. Inoltre la Fondazione, grazie al supporto di Chiaravalli Group SpA di Cavaria con Premezzo, ha organizzato un “Corso in Cure Palliative”, accreditato ECM, al quale stanno partecipando un centinaio di professionisti tra medici, psicologi, assistenti sociali, infermieri e operatori socio sanitari, anche di altre rsa e strutture sanitarie pubbliche lombarde.

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