ANGERA – L’Isolino Partegora ha bisogno di interventi di riqualificazione. E se la secca del Lago Maggiore non permette di navigare le sue acque per trasportare i materiali, allora Angera vira sul cielo. Ci pensano gli elicotteri a fare da collegamento fra la terra e l’isola. «Da anni, il continuo transito di battelli e motoscafi, ha causato la parziale erosione delle sponde», spiega il primo cittadino Alessandro Molgora. «Quindi già in passato siamo intervenuti per realizzare un muretto di contenimento, in pietra». Che però non è bastato. E ora, a causa delle ondate persistenti, è nuovamente franato. «Vogliamo ricostruirlo in maniera più solida, con un piede di cemento per renderlo più stabile. Anche perché teniamo molto all’isola: è un patrimonio nostro e del lago».
Ma ci sono anche altri progetti
L’Isolino è «motivo di orgoglio» per la comunità angerese. Un’area protetta, lontano dal turismo e a disposizione degli animali che ne fanno un rifugio. «Le oche, le anatre e i cigni sono gli unici “abitanti” dell’isola, la utilizzano per passarci la notte e per sentirsi al sicuro». Motivo in più per intervenire. La ricostruzione del muretto per evitare che l’isola subisca ulteriori pressioni dalle onde, fa parte di un progetto più ampio. Sono lavori complessivi da 170mila euro, finanziati dal Comune e da Regione Lombardia, con il supporto dell’Autorità di Bacino. E includono una ciclopedonale che continui la passeggiata lungo il lago, in direzione est. «Si tratta di un piano per realizzare anche un altro pezzo di ciclabile, prossimo al termine, che collega il centro di Angera con la strada provinciale che porta a Sesto Calende», puntualizza il sindaco. Un percorso in totale sicurezza, perché «evita gli svincoli più pericolosi in città e taglia attraverso l’area verde che lambisce l’oasi naturale».
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