Angera ripopola le acque del lago Maggiore con 87 chili di anguille

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ANGERA – Con ben 87 chili di anguille Angera ripopola le acque del lago Maggiore. Si tratta di una specie che ormai è in declino, ma che vanta un passato glorioso, con un ruolo determinante per la pesca. A partire dal lontano 1623 quando il re di Spagna, Filippo IV, concesse l’Uso Civico di questa attività ai cittadini di Angera e Ranco.

Amare il lago e rispettarlo

«Amare il lago vuol dire prima di tutto rispettarlo», sottolinea il sindaco Alessandro Paladini Molgora. «Il nostro paese da anni si sta impegnando per la cura delle acque e delle specie che popolano il lago». Il primo passo è stato identificare «più di una sessantina di situazioni di scarichi anomali a lago, che inquinavano le acque». Senza dimenticare chi è in prima linea in questa storica disciplina, ovvero i pescatori. Il loro contributo per il ripopolamento del lago è stato indispensabile. Conclude così il primo cittadino: «Grazie al loro lavoro, ogni anno vengono immesse le diverse specie di pesci tipici di questo lago e viene curato l’habitat subacqueo».
In questo modo, Angera aderisce alle finalità del piano europeo per la conservazione dell’anguilla.

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