Indagini a Cassano, Lega: «La maggioranza tace. E Poliseno deve chiarire»

Giovanni Battistella magnago indagini lega

CASSANO MAGNAGO – Il sindaco di Cassano Magnago Nicola Poliseno e il suo vice Osvaldo Coghi «ci parlano, ci scrivono, ci comunicano, ci consigliano, ci amministrano, ci guidano, programmano lo sviluppo della città: se tanto ci dà tanto i cassanesi possono continuare ad aver piena fiducia in loro?». La risposta è ovviamente no per il gruppo consigliare della Lega che torna a chiedere a gran voce le dimissioni del primo cittadino e della sua giunta dopo l’ennesima bufera giudiziaria che si è abbattuta sugli attuali inquilini di Palazzo Mazzucchelli. «Nuovamente chiediamo a loro di fare un passo indietro, con appello ad un grande senso di responsabilità».

 La rettitudine di chi amministra

«Era ben noto il prosieguo delle indagini, del resto ben rimarcato dagli inquirenti, come era palese intuire che non avrebbero avuto un’evoluzione favorevole per le figure interessate», scrivono i leghisti in una nota diramata dal capogruppo Giovanni Battistella (nella foto in alto) in merito alle due nuove contestazioni formulate dalla procura di Busto Arsizio a carico del sindaco nell’ambito dell’inchiesta nata dalla costruzione del supermercato Lidl. «I fatti di cui questa Amministrazione è, suo malgrado, protagonista si ripetono da ben due anni a questa parte. Gli ultimi eventi non riguardano prettamente le vicende amministrative di un sindaco, ma corre l’obbligo asserire che la rettitudine per chi amministra dovrebbe essere inequivocabile; non lo è stato per il vicesindaco Coghi, ed ora sembra non esserlo neanche per  Poliseno. Alcuni dicono che bisogna continuare ad avere fiducia per il buon governo sin qui svolto?».

La maggioranza tace

Incredibile è secondo i salviniani l’atteggiamento dei consiglieri di maggioranza (composta da esponenti di Forza Italia, Fratelli d’Italia e della lista civica Poliseno sindaco), che non hanno battuto ciglio nemmeno davanti all’evidenza del contratto di locazione  – pubblicato sui giornali – di un capannone riconducibile al vicesindaco affittato dalla municipalizzata Sieco amministrata al momento della stipula da Antonio Frascella. Nessuno ha pubblicamente chiesto un passo indietro di Coghi, nessuno ha preso le distanze, confermando nei fatti fiducia e sostegno all’operato e alla condotta morale dell’esecutivo. «Dalla maggioranza – sottolineano Giovanni Battistella, Elisa Vaser e Antonio Diani – non emergono stupore e risentimenti, né apprezzamenti: tutto tace o, come già detto in passato, tutto è “sottaciuto” : vedo, sento e non parlo».

Poliseno non chiarisce

Il quadro giudiziario è sempre più complesso, ma permane l’assenza di chiarimenti. «La parte di consiglio comunale effettuata a porte chiuse lo scorso novembre, si è risolta in tempi brevissimi e con semplici ripetizioni», ricordano i leghisti. «Si può riassumere in un contentino mal riuscito; il presidente del consiglio comunale Pietro Ottaviani premeva per la chiusura poiché non ci poteva essere dibattito in quanto l’argomento non era nell’ordine del giorno, ma noi avevamo chiesto proprio quello, che si aprisse un confronto sui fatti contestati. D’accordo, ancora una volta il “presunto innocente” non deve diventare un “presunto colpevole”, ma non è più il caso di Cassano Magnago: gli amministratori devono generare buone prassi senza cattivi esempi. Vada per il “mi sono sbagliato”, ma gli sbagli qui si stanno moltiplicando, non sono più scusabili, né emendabili e, a nostro avviso nemmeno recuperabili. Si continua a dirigere la macchina amministrativa come se niente fosse, sempre nel silenzio generale. Ciò non è più accettabile: questo sistema, questa amministrazione non reggono più».

Indagini a Cassano, Poliseno risponde alle 11 domande del Pd e salva il suo vice

cassano magnago indagini lega – MALPENSA24