Inchiesta Cassano: dipendenti comunali davanti al pm. Interrogatori a tappeto

CASSANO MAGNAGO – Inchiesta Cassano: interrogatori a tappeto. Il sostituto procuratore di Busto Arsizio Nadia Calcaterra, che coordina le le indagini per turbativa d’asta, abuso d’ufficio e corruzione  che hanno investito la maggioranza guidata dal sindaco Nicola Poliseno, sta affrontando in questi giorni una lunga serie di interrogatori.

Interrogatori a tappeto

Il pm sta convocando una serie di testimoni sentiti come persone informate sui fatti. Nel lungo elenco comparirebbero anche alcuni dipendenti comunali e pubblici ufficiali in servizio a Cassano Magnago. Sui riscontri al momento vige il massimo riserbo: il pm, di fatto, aveva chiesto e ottenuto una proroga d’indagine di altri sei mesi dal gip Luisa Bovitutti. E le indagini stanno procedendo a spron battuto, a quanto pare. Non ci sono stati altri accessi da parte della guardia di finanza dopo le perquisizioni, con sequestro di svariata documentazione, negli uffici comunali e nella sede di Sieco dello scorso 30 gennaio.

L’inchiesta e gli indagati

Nel novero degli indagati compaiono i nomi del sindaco Nicola Poliseno, del vicesindaco Osvaldo Coghi, dell’ex sindaco di Gallarate Nicola Mucci e dell’ex amministratore unico della Sieco Antonio Frascella. Lo scorso 30 novembre i militari della Fiamme Gialle di Varese, impegnati nelle indagini, avevano eseguito una perquisizione sia negli uffici comunali che in quelli di Sieco. L’inchiesta, che ha almeno due punti di contatto con Mensa dei poveri ovvero Frascella e Giuseppe Filoni (indagato dai pubblici ministeri milanesi sia in qualità di presidente del consorzio Rile Tenore e Arno che in qualità di vertice della cooperativa Effecinque di Gallarate che rientra nella maxi inchiesta meneghina per l’aggiudicazione dell’appalto per la gestione del bar dell’ospedale di Busto Arsizio). Stando a quanto trapelato sinora nel mirino del sostituto procuratore Calcaterra ci sarebbero di sicuro la pratica per la realizzazione del nuovo supermercato Lidl e il contratto di locazione con il quale il vicesindaco Coghi affittava, attraverso La Casa del Gas (società a lui riconducibile) un capannone a Sieco.

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