Corruzione da 147mila euro più Iva, anche Frascella di Cassano verso il processo

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CASSANO MAGNAGO – Compare anche Antonio Frascella nell’avviso di conclusione delle indagini di Mensa dei poveri firmato dalla magistratura milanese. I pm tra venti giorni potrebbero chiedere il rinvio a giudizio per l’ex amministratore unico di Sieco, per anni volto di spicco di Forza Italia a Cassano Magnago. A lui viene contestato il reato di corruzione in concorso con Alberto Bilardo (braccio operativo del “sistema feudale” creato da Nino Caianiello), e Antonio Rinaldi, rappresentante legale della società Agatos Green Power Lemuria di Milano.

Corruzione e rifiuti

Secondo i pubblici ministeri Luigi Furno, Adriano Scudieri e Silvia Bonardi, in qualità di presidente del consiglio di amministrazione della società a partecipazione pubblica Scr (Società compostaggio e riciclo) di Corbetta, Frascella avrebbe avviato un’operazione di partenariato pubblico privato con la società di Rinaldi per la realizzazione di un impianto per il trattamento dei rifiuti nel Comune di Marcallo con Casone dal valore di circa 10 milioni di euro.

Bilardo intermediario

Frascella avrebbe dato l’ok in cambio della promessa di una successiva retrocessione di 100mila euro da pagare per il tramite di un incarico di progettazione affidato dalla società Agatos Green Power Lemuria allo studio professionale di Bilardo in data 27 aprile 2016, per la maggiore somma di 147.500 euro oltre Iva che ricomprendeva, pertanto, anche la remunerazione dei costi di intermediazione in favore di Bilardo.

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