Omaggio ai defunti, Antonelli dimentica la mamma di Tallarida. Che si arrabbia

BUSTO ARSIZIO – «Sul manifesto manca il nome di mia mamma». La delusione di Orazio Tallarida, consigliere comunale di Forza Italia e fedelissimo del sindaco Emanuele Antonelli, dopo aver visto il manifesto affisso in città per ricordare tutti i cittadini di Busto che non hanno potuto essere salutati con un vero rito funebre. «Mancano i cittadini non residenti ma domiciliati a Busto». Tra cui l’anziana madre del consigliere, deceduta ai primi di aprile in città e sepolta in Calabria.

La critica

Sulla validità dell’iniziativa, voluta dal sindaco Emanuele Antonelli insieme alla sua giunta e al consiglio comunale, presieduto da Valerio Mariani, nessuno ovviamente ha avuto da ridire. Il ricordo dei morti senza funerale è un gesto nobile che ha suscitato consensi trasversali, ma anche qualche perplessità per le modalità un po’ troppo personalistiche con cui è stato messo in atto dal primo cittadino. Ma qualcuno una critica l’ha posta, e non uno qualsiasi, ma il consigliere comunale che più di tutti è vicino al sindaco Antonelli, ovvero il fedelissimo Orazio Tallarida, componente del gruppo di Forza Italia. Facendo notare che nell’elenco dei 289 defunti omaggiati con il manifesto mancano le persone domiciliate e non residenti in città, che sono decedute a Busto durante il lockdown e che come gli altri non hanno potuto essere degnamente salutati con una vera cerimonia funebre.

Il commento di Tallarida

Orazio Tallarida ci avrebbe tenuto particolarmente a vedere il nome di sua madre, deceduta il 3 aprile all’ospedale di Busto Arsizio dopo una lunga malattia, sul manifesto di ricordo ai defunti senza funerale con cui è stata tappezzata la città. Però la signora non era residente a Busto Arsizio, ma in Calabria, ed era  domiciliata in città. Così il consigliere azzurro non ha rinunciato ad esprimere il suo disappunto in calce ad uno degli articoli pubblicati su internet per annunciare l’indirizzo l’iniziativa del Comune: «Mancano i non residenti, che hanno domicilio a Busto e sono morti a Busto». Come sua mamma, sulla cui lapide peraltro rimarrà per sempre il riferimento alla città che la aveva “adottata”. Una leggerezza, e una caduta di stile, che è stata subito notata anche tra le fila della maggioranza, anche perché pare che il sindaco abbia realizzato i manifesti avvisando assessori e consiglieri solo a cose fatte. Senza consentire, nemmeno a quelli a lui più vicini, di fargli notare qualche mancanza da correggere, prima che fosse troppo tardi. Così anche un’iniziativa inattaccabile ha finito per non accontentare tutti. Nemmeno i fedelissimi.

busto manifesto morti tallarida – MALPENSA24