BUSTO ARSIZIO – «Domani entrerò in ufficio e pulirò la lavagna, dove posso cancellare tantissimi punti, già eseguiti». Lo annuncia il sindaco Emanuele Antonelli, nel discorso che ha pronunciato dopo la sua proclamazione ufficiale, oggi pomeriggio 5 ottobre nella sala Tramogge dei Molini Marzoli. Il riferimento è all’ormai famosa lavagna nel suo ufficio di Palazzo Gilardoni, dove nel corso del primo mandato aveva preso l’abitudine di segnare i punti (spesso le incompiute) da completare, cancellandoli quando i progetti venivano portati a termine. «Ne rimangono tre, sostanzialmente. Uno, e non perché non abbiamo lavorato, è il palaginnastica/palaghiaccio. E poi ci sono le scuole: ne abbiamo rimesse a nuovo dieci in questi cinque anni, ora restano tutte le altre. E infine tutti i progetti finanziati dai bandi per la rigenerazione urbana delle Nord e dell’ex Calzaturificio Borri. Siamo stati bravi ad intercettare quei soldi e dobbiamo dimostrare di essere ancora più bravi a spenderli».
La proclamazione davanti ai sostenitori
Emanuele Antonelli ricomincia da dove aveva finito. Alle 17.20 di oggi, 5 ottobre, è stato proclamato sindaco per il secondo mandato. A darne l’ufficialità sono stati i presidenti di seggio, che sono riuniti ai Molini Marzoli per completare le operazioni di verifica della consultazione elettorale e degli spogli, con la fase più delicata, quella che riguarda la verifica delle preferenze ai singoli candidati. E così Antonelli ha potuto simbolicamente indossare di nuovo la fascia tricolore, di fronte a molti suoi sostenitori di tutte le liste che lo hanno appoggiato. «Un momento bellissimo che avevo già potuto assaporare cinque anni fa – le parole del riconfermato primo cittadino – è sempre un orgoglio riuscire ad indossare questa fascia. Grazie a tutti voi riesco ad indossarla per la seconda volta, per il secondo mandato».
Le priorità del programma
«Mi auguro che riusciremo a portare a compimento il programma – spiega il sindaco Antonelli – è molto tosto, è difficile, e ci sono tantissime cose da fare in tutti i campi, ma sono sicuro che con una buona giunta e con l’aiuto dei consiglieri comunali potremo farcela come ce l’abbiamo fatta in questi cinque anni. Io penso che abbiamo fatto un buon lavoro, abbiamo portato a termine tante iniziative, potevamo farne altre ma sapete come funziona la macchina amministrativa. Domani entrerò in ufficio e pulirò la lavagna». Per ricominciare con il lavoro: «Saranno cinque anni pazzeschi». Con le priorità del Campus sportivo di Beata Giuliana, delle scuole e dei bandi di rigenerazione urbana: «55 milioni di euro ancora da spendere sui 68 che abbiamo ottenuto. Ma ci aspettano ancora inaugurazioni importanti. C’è tanta carne al fuoco ma tutti insieme potremo farcela».
«Forza Italia decisiva»
Cose da fare, sì, ma c’è anche la politica. «Eh già, io sono ancora qua» scherzava lunedì sera in Comune il sindaco Emanuele Antonelli, facendo il verso allo slogan lanciato dal suo competitor Gigi Farioli. E oggi, alla proclamazione, ha fortemente voluto accanto a sé il suo fedelissimo Orazio Tallarida, capolista di Forza Italia e terzo consigliere più votato in assoluto, colpito sabato scorso dalla tragedia della scomparsa del figlio Cristian in un incidente stradale. «Ma ha ragione Farioli quando dice che se Forza Italia lo avesse seguito ci avrebbe portato al ballottaggio, e poi al secondo turno non so come sarebbe andata a finire, perché di sicuro Farioli si sarebbe unito con la sinistra di Maggioni – ha affermato Antonelli – ecco perché devo ringraziare Fratelli d’Italia che ha convinto Forza Italia a rimanere nel centrodestra per mantenere unite anche Varese e Gallarate, e poi devo ringraziare Orazio che ha preso in mano Forza Italia e in un mese ha messo in piedi una lista che ha ottenuto un ottimo risultato nonostante non ci fosse più Farioli che era il suo uomo di punta».
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