Approvato il bilancio a Cassano, ma è già da rivedere. Tari, scadenze rinviate

CASSANO MAGNAGO – Passa in streaming e in un clima di collaborazione bipartisan il primo bilancio comunale di Cassano Magnago nell’era del Coronavirus. Tutti collegati da remoto e in diretta su YouTube anche per i cittadini, i consiglieri nonostante qualche piccolo problema tecnico hanno intavolato la discussione sul documento fondamentale per l’azione amministrativa. Approvato, con l’astensione delle opposizioni, ma già «da rivedere», come ha ammesso il sindaco Nicola Poliseno. «Fotografa una situazione che è già cambiata e che è destinata a mutare ulteriormente».

Senza numeri

Circostanza che ha fatto sì che il primo cittadino non entrasse nel dettaglio dei singoli capitoli di bilancio, visto che i numeri sono destinati a variare sensibilmente a seconda di quanto durerà l’emergenza Covid-19. Anche se ce n’è uno su cui l’amministrazione ha fatto chiarezza: i 250mila euro delle convenzioni con le scuole, già anticipato al 100% per garantire liquidità agli istituti che con la sospensione delle lezioni vedono ridursi notevolmente gli introiti delle rette. «Sono seriamente preoccupato per il futuro delle entrate» le parole del sindaco Poliseno. In particolare sull’Imu, che per i comuni rappresenta una partita di giro che viene incassata dai cittadini e dalle imprese e poi in buona parte versata allo Stato, con la speranza che Roma possa compiere le necessarie compensazioni. La partita dei conti, dunque, è ancora aperta, e sarà oggetto di dialogo con le opposizioni.

Il rinvio delle scadenze Tari

Cassano Magnago è stato tra i primissimi comuni a rispondere in modo concreto all’emergenza Coronavirus, con un pacchetto di rinvii delle scadenze dei versamenti tributari a beneficio di tutte le attività fermate dal lockdown, per un totale di circa 400mila euro, adottato sin dai primi di marzo. Ora il consiglio comunale ha deliberato la rimodulazione di tutte le scadenze della Tari, la tassa rifiuti, sia per le famiglie che per le imprese. Il saldo 2019, in scadenza il 30 aprile, viene posticipato al 29 maggio, mentre le rate del 2020 si spostano in là di tre mesi per le utenze non domestiche (30 settembre invece che 30 giugno per la prima rata o rata unica, 31 dicembre invece che 31 ottobre per la seconda) e di un mese per le utenze domestiche (31 luglio e 30 novembre).

Il pacchetto “Insieme per Cassano”

I gruppi consiliari del PD (Tommaso Police e Gemma Tagliabue) e del Movimento per Cassano (Cosimo Mottura) hanno indirizzato un corposo documento, intitolato “Insieme per Cassano”, con le loro proposte su come declinare le sfide dell’emergenza Coronavirus nel bilancio comunale. «La quarantena costringe ogni Amministrazione Comunale a rivedere quanto era stato previsto a bilancio prima della diffusione dell’epidemia ed anche noi non ci sentiamo esenti dall’impegno in questo compito. È necessario, a nostro avviso, rivedere il bilancio sulla base delle risorse disponibili per dare concrete risposte ai cittadini che in questo momento soffrono e soffriranno le conseguenze economiche di questo dramma». Insieme per Cassano non si sottrae alla sfida della sostenibilità dei conti e mette nero su bianco una serie di proposte, sia sul fronte delle entrate (da una «eccezionale ridestinazione degli oneri di urbanizzazione in spesa corrente» all’impiego dei risparmi sui mutui sospesi e sui servizi non erogati durante la quarantena, fino all’utilizzo dell’avanzo di bilancio) che su quello delle uscite. Come ad esempio «meccanismi di erogazione a fondo perduto e a scomputo, con rimborso proporzionale alla reale flessione delle entrate sia dei singoli cittadini che delle aziende che accederanno agli aiuti», oppure «riduzione degli importi dei tributi dovuti in base al periodo di comprovata inattività». E ancora, un contributo per gli affitti sia per le imprese che per le famiglie, e l’attivazione di un «fondo di garanzia» per il pagamento degli affitti sulla base di un protocollo a cui possano aderire sia i locatori che i locatari.

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