L’assessore Galli in visita al museo di Arsago: «Patrimonio da valorizzare»

ARSAGO SEPRIO – «È un grande patrimonio da valorizzare». Poche parole, priorità alla mostra e alle storie che celano gli oggetti esposti. Stefano Bruno Galli, assessore regionale alla Cultura, ha fatto visita oggi, 18 febbraio, al museo archeologico di Arsago Seprio. Un vero e proprio gioiello, sicuramente motivo d’orgoglio per un piccolo paese da nemmeno 5mila abitanti. Ma così ricco da chiamare a raccolta i vertici di Regione Lombardia per godersi una gita fuori porta e godersi il fascino della necropoli longobarda a cielo aperto, dei corredi celtici e dei tesori romani. E molto, molto di più. Presenti anche, a sorpresa, l’onorevole leghista Matteo Bianchi e il presidente della Commissione Sanità di Regione, Emanuele Monti.

Il sostegno al museo

Una passeggiata nella storia, che «mi è piaciuta molto», ha detto alla fine del giro Galli. «Dovremo fare dei ragionamenti a livello regionale, provando a far fruttare le risorse del Pnrr per sostenere questo splendido museo». Una mossa potrebbe essere quella di «ragionare in termine di rete dell’offerta archeologica e museale del territorio, includendo Golasecca, Angera e Sesto Calende». Ma puntando anche su Arsago: «La mia sensazione è che il 95% delle bellezze sia ancora sottoterra, bisogna continuare a scavare».

A fargli eco, Bianchi: «Possedete qualcosa che va oltre la dimensione di un Comune. L’attenzione di Regione deve essere al sostegno e alla promozione di un museo come questo, che deve essere valorizzato in chiave sovra-territoriale». In quest’ottica, la proposta di Monti: «Potremmo convocare un tavolo, come Regione Lombardia, che possa coinvolgere tutti i soggetti per sostenere il museo di Arsago. E in questo modo creare una rete».

Le bellezze di Arsago

A fare gli onori di casa, il sindaco Fabio Montagnoli: «Sono molto contento della presenza dell’assessore Galli, e anche della sorpresa di Monti e Bianchi. Questa è un’occasione per far conoscere le nostre realtà e i reperti che sono molto importanti per il territorio».

A fare da Cicerone alla mostra – che, oltre all’esposizione esterna, si sviluppa nei sotterranei della scuola media – anche il presidente del museo Pierluigi Poletti e l’assessore arsaghese alla Cultura, Mirko Garzonio, insieme a una guida specializzata. A loro il compito di raccontare tradizioni e costumi che hanno accompagnato i numerosi ritrovamenti: la strada romana, la tomba cappuccina, le collezioni paleontologiche donate e spiegate dal dottor Giancarlo Politi. Oltre a un calco di uovo di dinosauro. Insomma, non manca nulla.

Tanto che «saremmo felici di poter proseguire con gli scavi archeologici, perché ce ne sono ancora molti da portare a termine», ha aggiunto Montagnoli. Presenti anche il vicesindaco Pier Luigi Fossen e il consigliere di minoranza Giovanni Martinelli, parte delle Commissione Museo.

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