Arsago, l’argento Bordignon: «Voglio solo godermi questo eterno momento»

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ARSAGO SEPRIO – «Ora voglio solo godermi questo eterno momento e poi pensare a cosa mi riserva il futuro». Giorgia Bordignon, pesista di Arsago Seprio medaglia d’argento a Tokyo 2020, rompe un silenzio che durava praticamente dal quel magico 27 luglio scorso che le ha regalato l’emozione più grande e inaspettata della sua lunga carriera agonistica.

Difficile da comprendere

Solitamente molto social, le sue apparizioni su Instagram dal giorno della vittoria si erano limitate allo stretto indispensabile. Probabilmente l’è servita qualche settimana per metabolizzare quello che è successo in pedana, una sfida (vinta) ben oltre i suoi limiti che anche lei – a mente fredda – fa fatica ancora a spiegare. «È arrivato il momento di tirare le somme, le Olimpiadi sono finite e le forti emozioni vissute si sono calmate», dice. «È stata una gara che ancora oggi mi è difficile comprendere, dallo stato di concentrazione allo svolgimento per me è stato tutto nuovo».

Arsago la attende

Nella lunga lista di ringraziamenti l’atleta della Fiamme Azzurre cita il direttore tecnico Sebastiano Corbu («mi ha portato ad un livello per me inimmaginabile»), gli allenatori, lo psicologo della nazionale Mauro Gatti e tutto lo staff medico. «Un grazie va anche a tutte quelle persone vicine e lontane che mi sono sempre state vicine e mi hanno sostenuto, credendo prima di me in tutto questo, agli amici, alla mia famiglia». Tra loro anche i tantissimi arsaghesi che hanno fatto il tifo per lei e che il giorno della vittoria hanno fatto suonare a feste le campane della basilica. Ora la attendono in paese (dove vive ancora la sua famiglia, mentre lei da anni si allena in Puglia) per una grande festa insieme alla prima medaglia olimpica nella storia di Arsago Seprio.

Sollevamento pesi, argento olimpico a Bordignon. E Arsago suona le campane

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