Gli aspetti positivi dell’epidemia

DALLA RIDUZIONE DELL'INQUINAMENTO ALLA RISCOPERTA DELLA BUONA CUCINA

Riceviamo e pubblichiamo un bilancio che gira sulle catene social in questi giorni, che mette in luce – in modo ironico, ma nemmeno troppo a pensarci bene – i vantaggi portati dalla pandemia. Una tragedia, certo, ma con qualche piccolo aspetto positivo.

Dunque ricapitoliamo: arriva il coronavirus e scatta la quarantena nazionale. Tutti chiusi in casa per settimane.

  • In pochi giorni abbiamo risolto il problema del traffico, dell’inquinamento, dello spreco di cibo e dell’invasione dei migranti.
  • Hanno smesso di romperci le p… con le continue beghe politiche.
  • Abbiamo registrato miglioramenti sensibili sul fronte dell’evasione fiscale e della tracciabilità dei pagamenti (per giustificare le uscite di casa ed evitare sanzioni, meglio mostrare che hai pagato con il bancomat altrimenti potrebbero pensare che hai raccolto lo scontrino per strada).
  • Abbiamo incentivato la digitalizzazione e l’alfabetizzazione informatica, dando un forte impulso all’e-commerce, abbiamo lanciato lo smart working e l’e-learning, come nei Paesi moderni.
  • Abbiamo finalmente dato al calcio meno importanza (e i giocatori si sono tagliati gli stipendi), incrementato la lettura dei libri e dei giornali, la visione dei film (spesso di buon contenuto).
  • Abbiamo scoperto il piacere della sana cucina casalinga dilettandoci con le ricette della nonna, invece di consumare pasti frugali (e poco raccomandabili) al bar sotto l’ufficio.
  • Abbiamo riscoperto il giardinaggio (chi ha il giardino ovviamente) e l’affetto per i cani, che – nella difficoltà – ci hanno guidato nelle sporadiche ma legittime uscite di casa (e ora contano sulla nostra riconoscenza per il futuro).
  • Siamo diventati più solidali, più socievoli e desiderosi di interagire con il prossimo. Quando suona il campanello non esclamiamo più il classico “e adesso chi c… è che rompe”. Ora c’è una sana scossa adrenalinica e tanta voglia di abbracciare l’ospite.
  • Abbiamo responsabilizzato la maggioranza dei cittadini all’osservanza delle norme, a non voltarsi dall’altra parte se vedono qualcuno che fa il furbo, abbiamo imparato a fare la fila in modo ordinato e a lavarci le mani (cosa non da poco).
  • Passiamo molto più tempo con i nostri figli e i nostri partner (abbiamo scoperto che tutto sommato sono brave persone), e forse entro un anno avremo pure risolto l’annoso problema demografico…
  • Furti, rapine e altri delitti sono stati praticamente azzerati, traffico e spaccio di droga hanno subito un tracollo.
  • Abbiamo fatto capire ai politici che la sanità pubblica va rivista, in molti dei suoi aspetti. Perché nessuno ci filava quando dovevamo aspettare due giorni in pronto soccorso per farci ingessare un dito rotto.
  • Abbiamo capito che cosa è e che cosa non è l’Europa, chi ci è amico e chi no.

Adesso ci resta solo da risolvere una pandemia mondiale e andrà tutto bene 🤪!

Questa rubrica è dedicata ai nostri lettori: raccontateci la vita ai tempi del coronavirus. La vostra vita. Mandateci via mail (coronavirus@malpensa24.it) foto e commenti di situazioni domestiche, di ciò che fate, di ciò che accade e di come state vivendo questi giorni difficili, le vostre riflessioni, i vostri quesiti. E noi pubblicheremo.

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