“Assaggio” di Bilancio in consiglio: conti all’osso, ma servizi garantiti

Varese palazzo estense

VARESE – Bilancio, solo presentazione dello schema, senza discussione e approvazione e la mozione bipartisan sulle scuole paritarie, che in seguito a emendamenti e dibattito è stata ritirata dai proponenti con l’obiettivo di trovare la quadra per approvarla. Questi i temi che nel consiglio comunale total streaming di ieri (giovedì 4 dicembre) hanno portato via gran parte del dibattito dell’assise di Palazzo Estense.

Bilancio minimal ma servizi garantiti

I conti sono ridotti all’osso, ma l’assessore alle Finanze di Palazzo Estense Cristina Buzzetti non “piange miseria”. Anzi nel corso della presentazione della variazione, ma anche di un anticipo dei nodi più importanti del documento finanziario che verrà sviscerato nelle prossime due sedute, rivendica con determinazione il grande lavoro fatto dall’amministrazione per far quadrare i conti, per approvarli nei termini di legge, ma soprattutto «per essere riusciti a mantenere tutti i servizi e la loro elevata qualità».

Non solo parole, perché l’assessore snocciola qualche numero inquadrando il tutto nella situazione pandemica e sulle ripercussioni economiche che questa ha avuto anche sulle casse comunali. Le quali hanno dovuto registrare una perdita pesante alla voce “entrate”. E senza neppure il salvagente di un tesoretto accantonato: «Non abbiamo ereditato avanzi di bilancio e quindi, in un momento di grande difficoltà come questo non abbiamo potuto attingere a fondi di riserva. Questo è un bilancio sicuramente minimale, essenziale, basato solo su riserve finanziarie delle nostra amministrazione dove, come si potrà vedere, emerge che abbiamo erogato servizi di qualità ai cittadini, siamo stati al fianco di chi ne ha bisogno e abbiamo “speso” anche in lavori, opere, scuola e cultura».

I numeri cardine

Le entrate sono state di 84milioni e 300 mila euro circa. Dovute per lo più da Imu (24 milioni di euro circa); Tari (14 milioni di euro cira), Addizionale comunale (10 milioni e mezzo circa) e Fondo di solidarietà (5 milioni). Tra le entrate extra tributarie 1 milione e 350 mila euro dai parcheggi.  Alle voce “soldi spesi” ci sono invece i 29 milioni di euro per il Personale, i 14 milioni per Scuola e Sociale (di cui 9 solo per il Sociale), 16 milioni per le aree verdi e l’igiene urbana e 7 milioni di euro per i Lavori pubblici, di cui quasi 6 milioni per le manutenzioni. Oltre a 8 milioni di euro in opere finanziate, dove vanno conteggiati i 5 milioni di euro per l’intervento di largo Flaiano e 1 milione di euro per l’efficientamento energetico delle scuole cittadine.

Ritirata la mozione bipartisan

Presentata l’estate scorsa, la mozione bipartisan per chiedere più fondi per le scuole paritarie, firmata da Italia Viva (forza di maggioranza) e Forza Italia (in opposizione) è stata di fatto impallinata e ha rischiato di essere respinta. Per questo al termine della discussione, che ha visto l’emendamento del consigliere Alessandro Pepe (PD), “seccato” dal voto contrario del forzista Simone Longhini che ha presentato a sua volta un secondo emendamento, Giuseppe Pullara (Italia Viva), uno dei firmatari, ha annunciato il ritiro della mozione. Sfilando così la mozione dal massacro e dalle critiche, anch’esse bipartisan come i firmatari. Già perché oltre al parere contrario della giunta espresso per voce dell’assessore Rossella Di Maggio, anche la Lega con Carlo Piatti ha manifestato l’intenzione del voto contrario.

Dibattito intenso, mai sopra le righe, durante il quale non sono mancate da una parte e dall’altra le stoccate politiche. Due su tutte: quella del consigliere Francesco Spatola (PD): «C’è chi vuole elevarsi al grado di difensore unico delle scuole paritarie e ha voluto mettere la propria bandierina sulla mozione» e del leghista Piatti: «Abbiamo sentito parlare di elogio per quanto fatto dal governo, ma nessuno ha riconosciuto l’impegno concreto e non da poco della Regione sulle scuole».

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