ATS: «Cala la soglia di attenzione, salgono i contagi». Vaccini a Malpensa e Ippodromo?

VARESE – «Aumentano i contagi perché si sta abbassando la soglia di attenzione, ma anche per una tranquillità legata all’inizio della campagna di vaccinazione». Il direttore sanitario di ATS Insubria Giuseppe Catanoso spiega così l’andamento dei dati del Coronavirus, che nell’ultima settimana ha visto una ripresa dell’incremento dei numeri, circa il 10% di contagi in più da una settimana all’altra. Sono stati 1.756 i nuovi positivi individuati in provincia di Varese tra sabato 9 gennaio e oggi, 15 gennaio, a partire da 17.780 tamponi, per un’incidenza di 196,74 nuovi casi ogni centomila abitanti, mentre nei sette giorni precedenti, tra il 2 e l’8 gennaio, i casi accertati erano stati 1.602, 13.935 tamponi, con un’incidenza di 179,49. Non desta invece particolari preoccupazioni la variante inglese del Coronavirus: in tutto il territorio sono emersi «solo 8 casi».

L’analisi

I contagi, spiega il direttore di ATS Insubria, sono «prevalentemente familiari, e questo è un problema. Perché è molto più difficile stare attenti all’interno della famiglia». Inoltre continua a pesare il fatto che sul territorio dell’ATS di Varese e Como si effettuano «più tamponi» della media regionale, settimana scorsa il 16%. E allora, dobbiamo aspettarci una terza ondata? In realtà Catanoso non è così pessimista: «Mi sarei aspettato un aumento maggiore dei contagi, legato alla fase pre-festiva con comportamenti non molto attenti in zona gialla – spiega il responsabile di ATS – nella nostra zona si registra un aumento meno marcato che in altri territori, come ad esempio Mantova. Ma dobbiamo continuare a sensibilizzare la popolazione a mantenere il distanziamento e il rispetto delle norme di sicurezza, per arrivare all’autunno quando sarà auspicabilmente completata la vaccinazione di massa, con il 70% di vaccinati. Ora serve massima attenzione perché non possiamo permetterci ospedali saturi e altri mesi di zone rosse».

La sfida dei vaccini anti-Covid

La vaccinazione è oggi l’altro fronte su cui ATS è impegnata in prima linea. Ad oggi, tra operatori sanitari e ospiti delle RSA, sono state somministrate circa 7000 dosi sul territorio dell’Asst Sette Laghi e circa 5000 in quello dell’Asst Valle Olona. Entro settimana prossima verrà completata la fase che riguarda le RSA, poi si passerà agli altri operatori sanitari e si partirà con gli ultraottantenni. «Un lavoro complesso, è la sfida dei prossimi mesi» ammette Giuseppe Catanoso, rivelando che ATS sta mettendo a punto «progetti per vaccinare migliaia di persone al giorno, valutando grandi spazi come quelli dell’aeroporto di Malpensa e dell’Ippodromo di Varese». La fase più calda della campagna vaccinale sarà «verosimilmente da marzo» e ATS è pronta a programmare attività di vaccinazione «fino alle 18 ore al giorno». Tutto verrà modulato «naturalmente in funzione dell’arrivo dei vaccini». Anche sull’adesione dei medici di medicina generale per le iniezioni ATS Insubria non ha dubbi e stima «risposte molto prossime al 100%, come per la campagna antinfluenzale». Si stanno inoltre «valutando collaborazioni con i sindaci per avere spazi ampi a disposizione per le vaccinazioni in sicurezza».

Varese, report di Ats: scendono i positivi. Variante inglese sotto controllo: tre casi

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