Auto nel Naviglio a Turbigo: il proprietario trovato salvo, ma confuso, vicino a casa

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TURBIGO – Lo hanno cercato invano nella sua abitazione e, temendo il peggio, nelle acque del Naviglio Grande e nel territorio circostante. Invece era in un’autorimessa di sua proprietà, poco distante da dove abita. È il lieto fine, anche se lascia molti interrogativi, della scomparsa dell’uomo la cui auto era stata ripescata ieri mattina a Turbigo dalle acque del canale con una gru dai vigili del fuoco (nella foto).

24 ore con il fiato sospeso

Il proprietario, un 42enne che di professione fa il tassista e quindi di guida se ne intende, è stato trovato oggi, venerdì 18 giugno, sano e salvo ma in stato confusionale. Alle forze di polizia che lo hanno cercato, in particolare i carabinieri e la polizia locale, dovrà spiegare, se sarà in grado di farlo, come e perché la sua auto, una Dacia Duster, è finita nel naviglio. Forse si è trattato di un gesto volontario, compiuto per attirare l’attenzione su di sé, come sono solite fare le persone in stato di sofferenza che hanno bisogno di aiuto. Quel che è certo è che per più di 24 ore si è pensato a un gesto estremo, o a una disattenzione costata molto cara, con la mobilitazione della protezione civile e dei vigili del fuoco, che hanno setacciato i dintorni del luogo dov’è stata recuperata l’auto anche con i sommozzatori e un elicottero.

Turbigo, auto cade nel naviglio: in corso le ricerche del proprietario

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