Lortie e Kainrath chiudono BA Classica. La “Rossini”: «Qualità alta, pesa il momento»

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BUSTO ARSIZIO – «Quello della serata di oggi, martedì 3 maggio, che alle 20.30 vedrà esibirsi al Teatro Sociale di Busto Louis Lortie e Julian Kainrath, oltre a essere un appuntamento di alto livello ha un significato particolare, perché rappresenta la filosofia alla base di BA Classica». Come ha spiegato Giovanni Mazzucchelli, presidente dell’associazione “G. Rossini”, riguardo al concerto che chiude l’edizione 2022 del festival, «si tratta del dialogo, che si può manifestare in varie forme: tra artisti, tra artisti e pubblico e tra generi musicali. In questo caso è tra generazioni, con la presenza sul palco di uno dei pianisti più importanti a livello mondiale e di un violinista che a diciassette anni è stato insignito del premio “Discovery” al prestigioso International Classical Music Awards (ICMA)».

Nomi in programma e affluenza di pubblico

Nonostante i nomi presenti nel programma di BA Classica, rassegna che è stata inaugurata martedì 26 aprile da Ramin Bahrami, alla qualità delle proposte non sempre è corrisposta l’affluenza di pubblico che meritavano: «È sotto gli occhi di tutti che le società concertistiche stiano avendo un calo di pubblico, è un problema che sta affliggendo l’intero settore», ha osservato Mazzucchelli. «Non ci troviamo in un momento normale. Sentiamo la pressione psicologica di una situazione – la guerra – che non eravamo abituati a vivere, a cui si aggiungono le difficoltà economiche che si affacciano: non è la predisposizione ideale per dei momenti di evasione. Ciononostante la nostra intenzione è di insistere, senza farci condizionare da situazioni contingenti».

Giovanni Mazzucchelli, presidente dell’associazione musicale ”G. Rossini”

“Luci di Notte” e il concerto per i maturandi

A BA Classica «Abbiamo voluto offrire ogni volta un concerto profondamente differente dall’altro. Ora non è facile fare bilanci su quale sia stato il migliore, ma sicuramente due spiccano per originalità. Una novità è stata “Luci di notte”, con l’allestimento a Villa Ottolini-Tosi di una particolare scenografia legata all’illuminazione, in cui Lucia Ventura ha suonato il piano avvolta in un contrasto di luci e ombre. L’altra è stata il concerto dedicato ai maturandi degli istituti superiori, caratterizzato da un supporto multimediale che ha accompagnato con la proiezione di immagini dei film le note del maestro Maurizio Baglini. Anche quella di ieri di Cesare Picco è stata un’esibizione straordinaria: meriterebbe di essere conosciuto da un pubblico più ampio perché va oltre i confini della musica classica toccando jazz e minimalismo».

Il segreto del violino Stradivari

Il bilancio di Mazzucchelli è di un festival comunque riuscito: «Abbiamo ricevuto, anche attraverso i social, risposte di entusiasmo commovente, con persone che hanno ringraziato più volte per la qualità delle proposte. Sono state in grado di colpire nel profondo anche per lo spessore umano dei musicisti, alcuni dei quali accompagnano fin dalla prima edizione BA Classica e il dialogo che vuole instaurare».
Come dimostra l’evento con Lortie e Kainrath, organizzato con il “Lacmus” di Como, la rassegna è frutto di una grande sinergia: «Il lavoro compiuto in rete, per cui ringrazio il Comune e l’assessore Manuela Maffioli, non può che aiutare la crescita e la proposta musicale. La bontà dell’offerta non si costruisce da soli, ma in team: si dice che il segreto del suono del violino Stradivari sia la sua vernice, ma in realtà è l’insieme dei componenti a farne un prodotto eccezionale. La qualità nasce dalle collaborazioni e in questo importante lavoro di rete gli artisti sposano sempre più l’idea su cui si fonda BA Classica».

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