OLGIATE OLONA – «Mai come in questo momento è significativo citare il testo dello spettacolo teatrale “Io”: “Siamo tutti nello stesso modo fragili”». Ettore Marotta, educatore di Progetto Promozione Lavoro, ha così commentato il video “#eanchedacasa”: ideato per rompere l’isolamento causato dalle restrizioni contro il Covid-19, ha per protagonisti, accompagnati dalla musica di Eugenio Bennato, i ragazzi disabili di cui si occupa la cooperativa di Olgiate Olona.
Continuare l’opera di integrazione
«Questo video, che ha avuto un seguito in occasione del 25 aprile, è nato con il solo intento di essere partecipi alla vita quotidiana dei nostri ragazzi che, in questo momento, sono come tutti nelle loro case», ha spiegato Marotta. «L’obiettivo principale è tenerli attivi, mantenere la continuità con i laboratori che stavamo facendo e, naturalmente, con l’opera di integrazione svolta. A questo proposito non smetteremo mai di ringraziare parenti e genitori che si stanno prendendo cura di loro e attraverso i quali stiamo cercando di dare vari spunti».
Una canzone rappresentativa
«Mi occupo della parte teatrale e in particolare ho allestito gli spettacoli itineranti “Il mio nome è noi” e “Io”», ha raccontato Marotta. «Ne stiamo preparando un terzo, che si chiama “Un corpo negato”, e comprende “Il mondo corre” di Eugenio Bennato, una canzone che mi ha fatto pensare a ciò che succedendo in questo momento storico: calza a pennello anche se è stata scritta per i migranti. Nel video è stata eseguita da me e Claudia Collauto, entrambi componenti della Balcon Band, mentre Gianluigi recita il pezzo sul nostro cantato. Anche ora registriamo qualche brano e il nostro gruppo sostiene da sempre progetti di questo tipo; inoltre “Il mondo corre” è particolarmente rappresentativa per chi elogia e vive la lentezza».
Un canale aperto verso l’esterno
«Non è lo Zecchino d’Oro, il messaggio è un altro: spero che sia arrivato. Questo video vuole essere anche un canale aperto verso l’esterno, per continuare ad alimentare il contatto con tutti coloro che seguono la nostra cooperativa e quindi i nostri ragazzi. Siamo sempre impegnati a creare integrazione con diversi laboratori artistici, e anche in questo delicato momento». Come ha ricordato Marotta, «La nostra compagnia teatrale “Un po’ fuori” e “Io” hanno ricevuto il sostegno dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto; mentre la prima coinvolge trentatré artisti disabili, il secondo, capofila del progetto, è stato richiesto dall’associazione Area 101 per la giornata della promozione della pace con Paolo Fresu. Purtroppo la pandemia ha bloccato noi e gli organizzatori di Jazzaltro; siamo riusciti mantenere viva questa linea grazie ai genitori che stanno con i ragazzi ventiquattro ore su ventiquattro e hanno trasmesso la performance con WhatsApp».