Banca Intesa in ritirata: chiude anche a Taino. Comune in rivolta

TAINO – Tocca anche Taino la chiusura di 1.100 filiali Banca Intesa in tutta Italia , creando un disservizio importante sul territorio. «La scelta di penalizzare i piccoli Comuni, forieri di un minor numero di correntisti rispetto alle grandi città, creerà un problema ben più grande rispetto

TAINO – Tocca anche Taino la chiusura di 1.100 filiali Banca Intesa in tutta Italia , creando un disservizio importante sul territorio. «La scelta di penalizzare i piccoli Comuni, forieri di un minor numero di correntisti rispetto alle grandi città, creerà un problema ben più grande rispetto, forse, a quello ipotizzato dall’istituto di credito», tuona il sindaco Stefano Ghiringhelli. «Nei piccoli Comuni come Taino esiste una sola banca, mentre in Comuni più grandi ne sussistono diverse: a Sesto Calende ad esempio, che ad oggi conta poco più di 11.000 abitanti le banche sono 3. Facendo una media, dunque, si potrebbe dire una ogni 3.700 abitanti. Taino ne ha 3.683 di abitanti: com’è possibile che non abbia diritto ad una banca?»

La protesta del sindaco

«Non abbiamo nessuna intenzione di fermare la nostra protesta», dice il sindaco Stefano Ghiringhelli, che il 5 agosto si è recato con una rappresentanza dell’amministrazione comunale in filiale per capire esattamente i confini di questa operazione. All’incontro erano presenti Stefania Arnaboldi, capoarea retail; Giovanni Artuffo, capo area personal; Patrizia Pasotti, direzione personal, e Jessica Balbo direzione retail. «Consideriamo l’azione lesiva dei diritti di coloro che hanno un conto in questa banca e che, soprattutto gli anziani, saranno in grave difficoltà a spostarsi in Comuni limitrofi per poter usufruire dei servizi previsti. Non solo: molti cittadini, seppur non abbiano il conto presso questa filiale, usano lo sportello bancomat per i prelievi e per pagare alcuni servizi, come la mensa scolastica, che oggi può essere gestita dallo sportello della banca».

La raccolta firme

Il primo passo sarà quella della raccolte firme: nelle prossime ore il Comune metterà a disposizione dei cittadini fogli su cui ognuno potrà apporre la propria firma per dissentire da questa iniziativa di Banca Intesa. Il sindaco ha intenzione di portare le firme alla sede centrale, a Torino, e di fare tutto il necessario per convincere la dirigenza che questa filiale non può, per nessun motivo, essere cancellata. «La raccolta firme è solo l’inizio: se Banca Intesa vorrà proseguire nell’opera di smantellamento ci rivolgeremo ad altri istituti di credito mettendo a disposizione il nostro bel territorio per poter continuare ad offrire un servizio vitale per la cittadinanza».

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