VARESE – Il basket non è solo serie A, ma anche i campionati minori. La nostra zona esprime due eccellenze che militano in serie B (il terzo campionato nazionale) come Robur Varese e Sangiorgese. Domenica è finalmente incominciata la stagione. Ma non per tutti.
Coelsanus Robur Varese: first stop Piacenza
Rinvio della prima giornata per la Coelsanus Robur Varese nel girone B2 causa la convocazione del proprio giocatore Nikola Ivanaj nella Nazionale albanese (la gara contro Piadena è slittata a mercoledì 16 dicembre). Sabato 5 alle ore 21 ecco (forse…) l’esordio dei ragazzi di coach Guido Saibene sul campo di Piacenza. Un esordio tra mille perplessità, in quanto il gruppo-squadra della Bakery presenta ancora numerosi casi di Covid positivi. “Non sappiamo ancora se sabato potremo scendere in campo e in quale situazione – il commento del dirigente responsabile Andrea Colombo – in quanto dalle informazioni risulterebbero ben 8 giocatori positivi. Piacenza al completo è una squadra sicuramente da vertice, ma in questo momento speriamo soltanto a riuscire a disputare la partita. Noi siamo in ripresa, la formazione è quasi al completo con i tamponi negativi, ovviamente i ragazzi sono da recuperare dopo la lunga pausa Covid, ma senz’altro la tendenza è all’ottimismo”.
LTC Sangiorgese: vittoria alla… Crema
Grande successo della Sangiorgese nel turno iniziale al PalaBertelli contro la quotata Crema dell’ex Arrigoni (79-70). La squadra di coach Daniele Quilici ha avuto in Picarelli e in Bianchi le proprie colonne portanti in termini di classe ed esperienza (18 punti per il primo, 20 per il secondo). Ma ad abbacinare i pochi spettatori ammessi dalle porte chiuse sono stati i lampi di classe purissima del 16enne azzurrino Fragonara, la solidità di capitan Toso, le iniziative di Artuso e la personalità del playmaker Bargnesi. Il tutto condito da una intensità importante espressa dai Draghi, tipica della loro gioventù e del duro lavoro quotidiano in palestra.
Sangio: next stop Agrigento
La Sangio (nella foto) è ora chiamata ad una trasferta molto difficile contro la corazzata Agrigento, che arriva dal successo di Palermo (palla a due domenica 6 alle ore 18, ma forse l’orario sarà anticipato per consentire un rientro più agevole ai Draghi). I siciliani di coach Catalani sono una squadra fisicamente ben strutturata e costruita per un campionato da vertice, con giocatori esperti e di talento che conoscono bene la cadetteria, ma che hanno anche maturato importanti esperienze in serie maggiori. Tra tutti spiccano il capitano Albano Chiarastella (ala italo-argentina classe 1985, elemento grintoso e dall’incredibile intelligenza cestistica), la guardia del ‘89 Andrea Saccaggi (con attitudini anche da play aggiunto e dotato di ottime percentuali al tiro) e, sotto canestro, il 31enne pivot Paolo Rotondo. Inoltre Agrigento può contare sull’apporto di giovani di talento e prospettiva, come Giovanni Ragagnin, guardia, classe 2001, Cosimo Costi ala, classe 2000 e l’agrigentino doc Giuseppe Cuffaro, play, classe 1998.