SESTO CALENDE – Lo avevano detto presentando il loro candidato sindaco e lo ribadiscono: Insieme per Sesto vuole una città europea, turistica, al passo con i tempi. Uno dei punti di partenza è costituito necessariamente dalle infrastrutture che collegano la città alle altre: stazione ferroviaria in primis. Il confronto di questa sera 22 maggio, del candidato Giancarlo Rossi con gli amministratori del territorio è un modo per fare il punto su come rilanciare e recuperare la stazione sestese.
Una stazione più europea
La stazione di Sesto è uno dei punti principali da cui partire: ecco perché bisogna affrontare «il tema dei luoghi abbandonati e degradati delle città che purtroppo anche a Sesto sono aumentati in questi anni. Alla stazione è urgente intervenire sia sulla cura dell’edificio e sul recupero e uso di spazi abbandonati, in particolare l’ex Bar-Ristoro, sia sul parcheggio a nord. La stazione deve tornare ad essere “un bel posto dove stare”, come avviene nelle migliori città italiane ed europee».
Il gruppo di Insieme per Sesto raccoglierà quindi idee e progetti anche grazie al confronto del suo candidato sindaco con gli amministratori del territorio: all’incontro di questa sera in sala Varalli parteciperanno il sindaco di Varese Davide Galimberti, che parlerà dell’importante progetto per l’area stazioni, di come è stato ideato e progettato e come sarà finanziato, nonché di altri interventi di riqualificazione della città; il sindaco di Vergiate Maurizio Leorato che parlerà del riuso della stazione FS di Vergiate che oggi ospita il Patronato INCA-CGIL e spazi di servizio per i giovani; infine l’assessore ai trasporti di Verbania Laura Sau che ha collaborato attivamente con il comitato pendolari della linea Milano-Domodossola, e con cui «parleremo delle grosse criticità della nostra linea, la richiesta di avere qualche treno meno fatiscente, un minor indice di ritardi e una migliore informazione su guasti e soppressioni». Tutte richieste «per le quali serve quel supporto dei Comuni che purtroppo Sesto (a differenza di altre amministrazioni) ha dato raramente».
Idee concrete
«Queste sono le pesanti eredità che lascia l’amministrazione uscente – conclude il gruppo – e che la prossima dovrà necessariamente affrontare».