Besnate, l’ex Casa del Fascio a 4Exodus. Ma non ospiterà profughi

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BESNATE – L’ex Casa del Fascio di Besnate, che era del demanio, ha un nuovo proprietario. Si tratta di 4Exodus, la cooperativa di don Antonio Mazzi che dal 1999 aiuta le persone in difficoltà. Un nuovo punto di riferimento che non sarà un’alternativa a Villa Calderara di Gallarate– dove erano ospitati i profughi – dopo che la convenzione decennale con il Comune è scaduta e la struttura di Cedrate è stata destinata ad altre attività.

Un luogo d’accoglienza per i minori

I dettagli verranno svelati in conferenza stampa il domani, lunedì 11 marzo. Ma già nei mesi precedenti, l’ex presidente Roberto Sartori aveva raccontato gli obiettivi del progetto: «Vogliamo creare un luogo per l’accoglienza di minori, che includa percorsi di reinserimento sociale per chi ne ha bisogno», la premessa. «Un piano in corso d’opera, da sviluppare in base alle esigenze del territorio e che prevede un collegamento con altre strutture per valutare il tipo di servizio da offrire».

Un luogo aperto

La struttura si trova tra via Libertà e via Roma, zona stazione, e da tempo è inutilizzata. Saranno quindi necessari interventi di manutenzione e riorganizzazione. Nelle intenzioni di 4Exodus sarà un luogo aperto e a stretto contatto con la popolazione, con l’idea di realizzare un percorso pedonale che attraversa l’area e conduce direttamente nel cuore del paese.

Non è un’alternativa a Villa Calderara

Quel che è certo è che l’ex Casa del Fascio non sarà un’alternativa a Villa Calderara. Quindi Besnate non tornerà ad ospitare i profughi, come già successo anni fa con un’altra cooperativa. Una vicenda che portò il sindaco Giovanni Corbo allo sciopero della fame. Anche perché Villa Calderara è chiusa ormai da mesi e un’alternativa ai profughi è stata già individuata, dislocando le persone in varie strutture del territorio.

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